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Promuovere nella rete un’autentica cultura dell’incontro, dell’accoglienza dell’altro e dell’integrazione delle differenze significa convertirsi alla rivoluzione della tenerezza.

 

 

 

Donare profondità alla parola, spessore all’ascolto e autenticità al dialogo delle persone significa ricordarsi che dietro un’interfaccia grafica del web c’è sempre una donna e un uomo reale. È vero la rete apre nuovi orizzonti e sta condizionando l’esperienza individuale e sociale e deve essere compresa fino a fondo se vogliamo che le persone riescano ad attribuire un nuovo significato al silenzio e all’uso di questi digital device sempre molto seduttivi grazie alla loro potenza e interattività.

Interessante ci ricorda Giovanni Del Missier come l’ambiente digitale fa riecheggiare ormai una post-verità, in quanto il panorama che si prospetta e molte volte la rete ci consegna una realtà a nostra “immagine e somiglianza” contribuendo non solo a perdere il nostro atteggiamento critico ma anche ricadendo in circoli chiusi, violenza esplicita rischiando di incidere anche sulla coscienza e di condizionare la libertà delle persone. La raccolta dei dati ha messo sotto scacco quella che è una democrazia che invece in una ecologia comunicativa dovrebbe riprendere il dialogo e l’incontro proficuo, così anche la Chiesa attraverso l’annuncio della Parola che non è semplicemente rivolta all’individuo ma ne plasma la crescita e il divenire spirituale anche in ottica vocazionale. La realtà virtuale non può sostituire la reale presenza di Cristo nell’eucarestia perché questi eventi di grazia hanno sempre bisogno di una presenza che è quella della comunità che nella mediazione digitale perderebbe l’efficacia. In una Chiesa meno verticistica e più partecipativa, sinodale e collegiale c’è una missione evangelizzatrice universale e la natura sacramentale di essa. Interessante sottolineare che la verità è comunicabile solo all’interno di una fitta rete di rapporti che si aprono all’universalità così come avviene per un open source e un wiki che per chi li usa sa che sono gratis e aperti a tutti. La rete diventerà così la tappa di un cammino dell’uomo mosso, sollecitato e guidato da Dio. Anche la rete così farà parte di questo mondo e nel suo “spazio antropologico” può essere considerato “un’ambiente divino”.

 

Forum Famiglie Puglia