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La raffigurazione della Via Crucis realizzata dall’artista di Arnesano, Salvatore Spedicato è al centro del rito secolare proposto per la Pasqua del 2021 a Castronuovo di Sant’Andrea.

 

 

 

Il Venerdì Santo lungo le vie di questo paese della Basilicata viene ricostruito il doloroso percorso di Cristo verso la crocifissione sul Golgota attraverso l’arte contemporanea. L’iniziativa è a cura della Proloco, antesignana dell’evento sin dai primi anni Ottanta, del Mig - Museo Internazionale della Grafica, della Biblioteca comunale “Alessandro Appella” e ancora: Atelier “Guido Strazza”, Museo Internazionale del presepio “Vanni Scheiwiller”, Museo della Vita e delle opere di Sant’Andrea Avellino, Parrocchia Santa Maria della Neve. Così come ogni anno si rinnova, in occasione delle festività pasquali, l’incontro tra arte e fede: un artista contemporaneo invitato interpreta la sequenza murale della via dolorosa percorsa da Gesù. Quest’anno, per le vicende a tutti note, il rito verrà proposto attraverso web e social network (sito, Facebook, Whatsapp, Instagram e Twitter).

Le opere figurative, che rappresentano le quattordici stazioni della Via Crucis verranno dislocate nei vari punti del paese, nel tragitto Chiesa Madre-Golgota, in modo che possano essere ammirate dai passanti. Saranno poi esposte dal 5 al 30 aprile nella chiesa di Santa Maria della Stella.

Dopo Pericle Fazzini, Fausto Melotti, Guido Strazza e tanti altri è Salvatore Spedicato a tradurre “in un linguaggio singolare, fatto di immagini propositive, i momenti drammatici della passione di Cristo.

Le 14 stazioni si sviluppano in 14 terrecotte dove antico e contemporaneo s’incontrano e si scontrano per farsi linguaggio personale nell’interpretazione del soggetto sacro. L’evidenza costante della croce nella narrazione plastica segna con forza il percorso suggestivo e doloroso di Cristo. Lo stesso scultore, come riporta il comunicato stampa, scrive: “Ho già realizzato, nel 2008, le quattordici stazioni della Via Crucis in bassorilievo per la nuova chiesa di Santa Lucia in Lecce. Da quel lavoro derivano le formelle per Castronuovo, ridimensionate ma certamente concise ed essenziali. Non ho rinunciato all’idea di renderle di facile lettura, con semplicità compositiva e con l’intensità espressiva che evidentemente le connota. Fra naturalismo e astrattismo, componenti stilistiche e poetiche riconosciutemi nel corso degli anni, in questi bassorilievi prevale in effetti la mia, connaturata, dimensione classica”.

È da dire che lo scultore salentino nel Natale scorso è stato presente a Castronuovo con l’esposizione di una sua Natività del 1988, anno in cui fu presentata nella chiesa di Santa Maria della Grazia in Lecce ed ora acquisita al Museo internazionale del presepio “Vanni Scheiwiller”. L’artista ha poi donato settanta opere grafiche al Mig - Museo internazionale della grafica, aderendo volentieri alla proposta del noto critico e storico dell’arte, Giuseppe Appella, deus ex màchina delle importanti iniziative artistiche nel dinamico paese lucano.

 

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