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Il centro storico va in malora, con le “Giravolte” e la “Chiesa Greca” che diventano zone off limits. Il traffico paralizza la città che cresce rapidamente. La fame di case diventa crisi di alloggi a bassa pigione. La “167” accoglie famiglie in fuga dal degrado di Lecce vecchia.

 

 

 

Il profilo altolocato dell’area di Piazza Mazzini e dei “Salesiani” stempera l’immagine di città che soffre problemi di sviluppo urbano. Prende forma nel verde di cintura “Giorgilorio”. La calma residenza è ricercata: si sfugge alla morsa di vita frenetica. Nel turbinìo degli scioperi e della contestazione studentesca, gli anni Settanta movimentano le coscienze assopite dei benpensanti. È il decennio dei giovani, che rivendicano un “posto al sole”. Nel frattempo, i figli di papà se la prendono comoda. Cazzeggiano nel fuori del “Poker bar”. Via Trinchese è lì, a due passi di struscio: passerella di minigonne e pantaloni a zampa di elefante. I ragazzi fanno gli originali, ma è solo posa.

Lecce negli anni Settanta, edizione economica dell’uscita “cofanettata” del Natale 2015, è suddiviso in sezioni tematiche: l’avvio è dato da agili scritti di contestualizzazione del periodo storico preso in esame. La città sui giornali è la seconda sezione, una scansione di riflessioni sugli interventi della stampa periodica, ed ancora La Chiesa segue la città, che completa l’osservazione sulle dinamiche di urbanizzazione convulsa di quegli anni, infine le cronache di città che cambia, una riproposizione degli articoli più significativi inerenti inchieste, note di costume e di dibattito tra i lettori del tempo. È opportuno, infine, sottolineare il ruolo che svolgono le fotografie: lampi di immagini icasticamente parlanti dei più coinvolgenti fenomeni di società e cultura di Lecce città in evoluzione. Si tratta di una mirata selezione di “bagliori di memoria” che - anche senza il bisogno dell’ausilio di didascalia- squarciano il velo dell’oblio, e fanno emergere i vissuti partecipati di anni esaltanti. Improvvise e intense sensazioni di allettamento sedurranno il lettore, che resterà folgorato dalla sequela di scatti. Ecco, allora, che la città è vista in ottica di cantiere, nel suo farsi grande e accogliente con i soldati di leva, mentre altri giovani, meno “sugli attenti”, intanto scorrazzavano goliardicamente nelle vie del centro, condividendo gli spazi urbani con i più politicizzati tra loro alle prese con la contestazione. Su tutto aleggiava spavalda la spensieratezza, appannaggio dei figli viziati, intenti alla conquista sbarazzina delle libertà: di vestire alla moda facendo attività sportiva e gustandosi, allo stadio, i campioni del pallone e, in tivvù, quelli del motociclismo.

In uscita in questi giorni nelle librerie e nelle edicole, Lecce negli anni Settanta di Michele Mainardi dà seguito e continuità, dopo i volumi Lecce d’altri tempi e Lecce negli anni Cinquanta e Sessanta, a quel progetto editoriale, voluto dalle Edizioni Grifo, che racconta la storia del Novecento leccese. Un volume, questo, che in molti susciterà emozionanti ricordi (magari riconoscendosi in qualche scatto pubblicato), in altri tanta curiosità e qualche interrogativo.

Michele Mainardi, Lecce negli anni Settanta, Edizioni Grifo, pp. 248, Euro 15,00.

 

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