Il concerto di Tiziano Ferro, il concerto di Vasco Rossi… hanno radunato tantissimi giovani: migliaia. Gioia, distrazione, euforia. Sentimenti più che giusti.

Migliaia di giovani e giovanissimi che in poco tempo passano dall’essere massa informe, a comunità di destino; grazie a un cantante che raggiunge le corde più sensibili del cuore.

Le parole arrivano, emozionano e fanno riflettere. I motivetti i ragazzi li sentono propri e le cantano insieme, migliaia di ragazzi in un momento diventano una cosa sola.

Ciò che dice il cantante è oro colato e ci si immedesima in ogni frase, così l'emozione si sedimenta nell'anima e non va più via. I giovani non riempiono più le chiese, ma solo gli stadi

Don Giussani ha scritto: «La libertà di Dio si muove nella vita che ha creato, vi si coinvolge partendo da persone o da luoghi prescelti, preferiti diremmo noi, ma è una preferenza in funzione di tutto». Carlo Acutis non si capacitava di come gli stadi per i concerti fossero pieni e le chiese invece così vuote. Ripeteva: “Devono capire”».

Eppure, ci sarà un linguaggio, una parola un gesto, un esempio, per ritornare a dare senso alla vita avendo incontrato in modo nuovo il vangelo di Gesù.

Come ha ricordato Papa Francesco: «Sotto ogni crisi c’è sempre una giusta esigenza di aggiornamento. Ma se vogliamo davvero un aggiornamento, dobbiamo avere il coraggio di una disponibilità a tutto tondo; si deve smettere di pensare alla riforma della Chiesa come a un rattoppo di un vestito vecchio».

Dobbiamo trovare nuove forme, e nuovi modi: parlare di fede, annunciare la fede, addirittura celebrare la fede là dove gli uomini si incontrano, che siano luoghi fisici o virtuali. Ci vuole il coraggio di perdere certezze, di abbandonare rendite di posizione, andare verso i credenti e non aspettare che siano loro a venire… cosa sarebbe stato dell’annuncio del primo secolo se Paolo non avesse presa la nave, affrontato i naufragi e la derisione dell’aeropago? Se Pietro non fosse venuto a Roma? Se il calore umano e il ricordo gratificante del cenacolo la sera di Pentecoste fosse stato preferito alle intemperie di un ambiente ostile o apparentemente impermeabile?