“La presenza dei giovani ucraini alla Giornata mondiale della gioventù di Lisbona vuole essere una testimonianza”.
“Non c’è vocazione senza missione. E non c’è felicità e piena realizzazione di sé senza offrire agli altri la vita nuova che abbiamo trovato”.
Nella domenica di Pasqua, 9 aprile, l’icona della Madonna Salus Populi Romani, simbolo, con la Croce, della Giornata mondiale della gioventù (Gmg), ha sorvolato in aereo la diocesi di Coimbra che ospita in questo mese di aprile il pellegrinaggio dei simboli della Gmg.
Il mondo giovanile è una realtà variegata e complessa, spesso oggetto di visioni parziali e strumentalizzato ora per un fine, ora per un altro.
Momenti di preghiera, condivisione e semplicità per i numerosi giovani che si sono incontrati nei giorni scorsi nella parrocchia di Santa Maria della Pace a Lecce per l’incontro di “Fraternità” che nasce dall’esperienza di don Alberto Ravagnani, diffusa in tante parti del Paese e che ormai è approdata anche nel Salento.
“La Chiesa è fraternità, è comunione di fraternità. Chiesa significa semplicemente fraternità. Anche nel virtuale c’è la comunione dei santi, perché in realtà, anche quando non ci conosciamo di persona, siamo una comunità, siamo tutti più vicini di quanto pensiamo”.