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Le malnutrizioni vitaminiche per difetto sono piuttosto diffuse in alcune aree del mondo; si definisce avitaminosi la carenza totale di vitamine; ipovitaminosi, la carenza parziale con sintomi palesi o non manifesti.

 

 

 

Le malnutrizioni vitaminiche per eccesso, molto rare, interessano solo quelle liposolubili, che, a differenza delle idrosolubili, si possono accumulare nei tessuti, causando intossicazioni anche gravi.

La vitamina A: è un costituente del pigmento visivo; la sua mancanza causa cecità notturna, alterazione nella visione dei colori, prosciugamento della mucosa e della cornea dell’occhio, ma anche secchezza della cute, scarsa resistenza alle infezioni e minore protezione verso alcune forme di tumore.

La vitamina D: controlla il metabolismo del calcio, dovuta o a insufficiente apporto alimentare o a scarsa esposizione ai raggi del sole, che ne inducono la sintesi. La sua carenza causa nel bambino il rachitismo, con arresto della crescita, deformità e aumentata fragilità delle ossa; nell’adulto causa l’osteomalacia, che rende le ossa più fragili.

La vitamina E: protegge le membrane cellulari e ha azione antiossidante, la sua carenza causa anemia, dovuta a fragilità dei globuli rossi, e una maggiore predisposizione a contrarre tumori.

La vitamina K: è indispensabile per la coagulazione del sangue e la sua carenza causa emorragie. Tra le vitamine idrosolubili, le più soggette a carenza sono la B1, la PP, l’acido folico e la vitamina C.

La vitamina B1: la sua carenza causa il beri-beri, malattia un tempo molto diffusa in Asia, dovuta al consumo quasi esclusivo di cereali molto raffinati, caratterizzata da debolezza, dimagrimento, disturbi gastrointestinali e nevrosi ecc.

La vitamina PP (niacina): la sua mancanza provoca la pellagra, conosciuta anche come «malattia delle 3 D» (dermatite, diarrea, demenza). La malattia nel secolo scorso era molto diffusa nelle zone in cui l’alimentazione era basata quasi esclusivamente sul mais, che contiene la vitamina in forma non assimilabile.

La vitamina B9 o acido folico: è facilmente inattivata dal calore e dall’aria, per cui la sua carenza è molto diffusa. Causa un’anemia caratterizzata da globuli rossi più grossi del normale.

La vitamina C (acido ascorbico): la sua mancanza, dovuta a una dieta priva di frutta e verdura fresca, causava un tempo lo scorbuto, malattia caratterizzata da deperimento generale, caduta dei denti, emorragie alle gengive e alle mucose.

Per info o domande: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (dott.ssa Francesca Leone - Biologa Nutrizionista)

 

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