Nel mondo le persone soprappeso o obese hanno superato quelle sottopeso. Un eccesso di massa grassa può essere alla base di varie patologie come la cardiopatia coronaria, il diabete, l’ipertensione e alcuni tipi di cancro. Il rischio aumenta con l’aumentare del peso e varia in base alla distribuzione del grasso nel corpo.
L’obesità a mela, la più pericolosa per la salute, si riscontra nell’uomo e nella donna dopo la menopausa ed è caratterizzata dall’accumulo di grasso intorno alla vita mentre nell’obesità a pera, tipica delle donne giovani, il grasso si distribuisce sui fianchi, sul fondoschiena e sulle cosce.
Obesità: causata da fattori genetico-costituzionali e ambientali; oltre a questi, la vita sedentaria e la riduzione dei bisogni energetici (come vivere in ambienti troppo riscaldati) concorrono a incrementare l’aumento di peso. Anche la bulimia, un disturbo del comportamento, può concorrere a causare l’obesità e ad aggravarla.
Obesità comportamentale: si riscontra nei bambini e negli adolescenti ma anche negli adulti, in seguito a uno shock affettivo o a una prolungata tensione emotiva. Le classi più colpite risultano quelle con livello socio-culturale medio-basso e i bambini con uno o entrambi i genitori obesi; la cura consiste in una terapia basata su una dieta ipocalorica e sull’incremento dell’attività fisica.
Iponutrizione: può essere primaria, ossia dovuta alla mancanza di cibo, o secondaria, causata da cattivo assorbimento intestinale. L’iponutrizione primaria è dovuta a povertà, carestie, guerre ma anche a cause psichiche e sociali come nel caso dell’anoressia nervosa, caratterizzata dalla mancanza patologica di appetito con conseguenze gravi.
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Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (dott.ssa Francesca Leone - Biologa Nutrizionista)