Sono ormai oltre 6mila le vittime del terremoto che ha colpito Turchia e il centro nord della Siria. Il bilancio, purtroppo, è ancora provvisorio. I soccorritori scavano ancora per estrarre persone da sotto le macerie ma è una corsa contro il tempo. Freddo e pioggia rallentano le operazioni e anche la terra non ha smesso di tremare.
La Conferenza episcopale italiana ha deciso lo stanziamento di 500mila euro dai fondi otto per mille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, come prima forma di aiuto alle vittime del violento terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria.
Il centro di prossimità Casa comune della Fondazione Emmanuel in Via Don Bosco a Lecce da questa sera resterà aperto anche per l’accoglienza notturna delle persone senza fissa dimora.
Torna “Sempre aperti a donare”, l’iniziativa solidale a sostegno delle comunità locali, che quest’anno punta a donare 200mila pasti caldi in 200 comuni italiani.
Ragazzi divorati dall’ansia, anche per l’andamento scolastico. Con tendenze all’autolesionismo, sono richieste di aiuto.
Se davvero la priorità è la vita umana, questo significa che la prima cosa da fare è dare un tetto, un letto, dell’acqua calda, un servizio igienico e un pasto ai senza dimora, insieme ad un po’ di calore umano che sta tutto nella delicatezza dell’accoglienza.