Quest’anno sarà l’arcivescovo Luigi Pezzuto, già nunzio apostolico in Bosnia ed Erzegovina e Montenegro a presiedere la concelebrazione eucaristica nella solennità di San Gregorio Armeno, patrono della diocesi di Nardò-Gallipoli.
Ad accoglierlo nella basilica cattedrale di Nardò, sabato 19 febbraio alle 18,30, giorno della solennità diocesana, sarà il vescovo Fernando Filograna che concelebrerà con lui insieme con il presbiterio diocesano. La messa verrà trasmessa in diretta sul canale 601 del digitale terrestre e sul canale Youtube della diocesi neretina.
La comunità di Nardò si sta preparando con un solenne settenario ogni sera in cattedrale. Domenica 20 febbraio alle 17,15 - in memoria del terremoto del 20 febbraio 1743, quando la statua posta in Piazza Salandra resistette alle forti scosse e salvò la città dalla distruzione - la cerimonia dei 100 tocchi, quest’anno sostituita con uno spettacolo pirotecnico di cento colpi secchi
Nardò è l’unica città italiana che ha scelto San Gregorio Armeno come protettore principale
Le reliquie del santo vennero portate inizialmente nel villaggio armeno di Tharotan, ma in seguito si sparsero in varie località, la sua mano destra si troverebbe a Etchmiadzin e con essa viene benedetto ogni nuovo Katholikos, quella sinistra a Sis. Il cranio si trova a Napoli nella chiesa di San Gregorio Armeno, trasportato da Costantinopoli per sottrarlo alla furia iconoclasta. Nella cattedrale di Nardò è custodito un pregevole busto argenteo, di fattura napoletana e un’insigne reliquia dell’avambraccio del santo, donata dall’allora arcivescovo di Napoli Card. Corrado Ursi, già vescovo della diocesi di Nardò-Gallipoli dopo che la reliquia, con il suo contenitore, fu trafugata la notte del 5 marzo 1975, dalla chiesa di San Domenico dove era temporaneamente custodita a causa dei lavori di restauro della cattedrale.