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“È un segno bello, eloquente. Il reliquario sarà messo ai piedi del simulacro della Vergine Addolorata, veneratissima a Taranto. Le lacrime della Vergine Maria sono un forte richiamo per ciascun di noi alla conversione ma anche un balsamo di consolazione”.

 

 

 

Ha commentato così, mons. Emanuele Ferro, padre spirituale della confraternita dell’Addolorata, l’arrivo ieri pomeriggio a Taranto del reliquario della Madonna delle lacrime di Siracusa. Nel giorno tradizionalmente legato alla riflessione sul tema dei diritti femminili, nel capoluogo ionico si sono incontrate due forti espressioni di devozione popolare mariana, nel ricordo, peraltro, della data della presunta morte del santo patrono di Taranto, San Cataldo.

La peregrinatio del reliquario dà inoltre il via agli appuntamenti quaresimali che condurranno fino al giovedì santo, con l’attesa processione della Madonna Addolorata, che cerca il Figlio per i vicoli della città vecchia e del borgo umbertino, oltre il ponte girevole.

L’arrivo del reliquario della Madonna della lacrime di Siracusa è arrivato ieri pomeriggio nella piazza d’armi del castello aragonese, poi la processione fino a San Domenico. Nel mezzo una tappa nella basilica cattedrale di San Cataldo.

Alla messa, celebrata dall’arcivescovo Ciro Miniero, è seguita la catechesi penitenziale con le confessioni fino a notte tarda. Oggi, 9 marzo, il reliquario verrà portato nelle case degli ammalati poi, dopo la messa vespertina, la veglia mariana. Il saluto della comunità tarantina domani pomeriggio, con l’esecuzione di marce funebri da parte della Grande orchestra di fiati “Santa Cecilia-Città di Taranto”.

 

 

 

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