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Si è svolta, dal 18 febbraio al 10 marzo scorsi, la VI Raccolta alimentare diocesana, esperienza di condivisione e solidarietà a cui partecipano tutte le comunità ecclesiali dei comuni della diocesi di Nardò-Gallipoli.

 

 

 

A partire da oggi 18 marzo la Caritas diocesana - avendo ritirato nei giorni precedenti quanto raccolto - redistribuirà, prima della Pasqua, il frutto di questa esperienza di carità sussidiaria e condivisa. In occasione della Raccolta le parrocchie e le associazioni ecclesiali di Nardò (Foranìa San Gregorio Armeno) sono state incaricate dalla Caritas nello specifico di raccogliere pomodori pelati e pasta formato “rigatoni”.

Come dalla prima edizione di questo appuntamento, nel 2019, tutti hanno risposto positivamente all’appello. Da sottolineare la sensibilità e la disponibilità delle antiche confraternite del centro storico di Nardò (Anime del Purgatorio, Annunziata e Carmine, Immacolata e Santa Rita, Sacramento, Sant’Antonio e Addolorata, San Giovanni Battista, San Giuseppe, San Gregorio Armeno, San Luigi e Rosario). Le confraternite sono le più antiche forme di associazionismo laicale nell’ambito della Chiesa neritina, che oltre alla dedizione al culto divino e all’esercizio della pietà, desiderano continuare ad essere vivaci animatori di carità.

I priori delle confraternite e i consigli direttivi hanno voluto destinare parte delle proprie risorse per fornire alla Caritas diocesana quanto richiesto, donando 250 kg di pasta e 165 kg di pelati, che la stessa impiegherà per la distribuzione alle parrocchie.

“Quanto accade ogni volta che ci si spende per opere di carità - dichiara don Giuseppe Venneri, direttore della Caritas diocesana - è straordinariamente umano. Profuma di quell’umanità assunta veramente da Figlio di Dio Gesù, che continua attraverso il dono dello Spirito a suscitare e vivificare carismi e ministeri nella Chiesa. Le confraternite, continuando a camminare accanto alla Caritas, recuperano una vocazione originaria e originale alla solidarietà che, ancora una volta nella storia, può solo contribuire al Bene comune. Grazie di Cuore per questo impegno!”.

 

 

 

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