Con un comunicato del moderatore don Giuseppe Carrieri, l'Istituto secolare "Servi della sofferenza" ha annunciato pochi minuti fa la morte dell'amato padre fondatore mons. Pierino Galeone, avvenuta presso “Casa Santa Chiara" in San Giorgio Jonico.
Nato in questa cittadina il 21 gennaio 1927, don Pierino a soli cinque anni si è accostato alla prima comunione e l’11 giugno 1933 ha ricevuto la cresima.
È entrato nel seminario arcivescovile minore di Taranto e poi in quello regionale di Molfetta, dove ha visto il suo cammino e la sua vicenda biografica essere seriamente compromesse a causa della tubercolosi.
In questa difficile situazione, infatti, prende la ferma decisione di recarsi nel luglio 1947 a San Giovanni Rotondo per ottenere dal frate stimmatizzato la guarigione.
L’incontro con Padre Pio da Pietrelcina si rivela subito decisivo. Il giovane Pierino recupera repentinamente la salute, confortato dalla promessa del Santo di divenire sacerdote.
Il 2 luglio 1950 viene ordinato sacerdote nella parrocchia Maria SS. Immacolata, a San Giorgio Jonico per poi iniziare, nel 1952, il suo ministero pastorale nella parrocchia Santa Maria del Popolo in San Giorgio Jonico, prima come viceparroco, poi come vicario economo e, quindi, dal 9 ottobre 1955, come parroco.
La sua attività apostolica è stata sempre rivolta alla particolare cura delle anime a lui affidate, soprattutto dei giovani, attraverso la direzione spirituale, l’attenzione alle vocazioni sacerdotali, l’assistenza alle organizzazioni laicali, la carità verso gli ammalati e i poveri.
In questo contesto apostolico vanno collocate le origini dell’Istituto Servi della sofferenza, presente anche nella Chiesa di Lecce con due comunità rispettivamente a Squinzano e in città.
Diversi fattori hanno contribuito alla maturazione del progetto di fondazione di una nuova famiglia spirituale: il ministero della predicazione e della direzione spirituale verso giovani aperti alla chiamata del Signore, la profonda attrazione verso la spiritualità di Padre Pio, le numerose vocazioni giovanili, segno della benevolenza del Signore.
Tra questi elementi di grande rilievo è stata, in modo particolare, la sua personale ispirazione a compiere tale opera.
L'arcivescovo Michele Seccia e l'arcivescovo coadiutore Angelo Raffaele Panzetta, impegnati in questi giorni a Bari per la Conferenza episcopale pugliese, sono vicini al dolore dei "Servi della sofferenza" ed elevano al Signore preghiere di suffragio perché possa accogliere nel suo abbraccio questo "servo buono e fedele" (Mt 15,21) che tanto si è speso per l'annuncio del Vangelo.
La camera ardente sarà allestita dalle 12 di oggi presso la chiesa parrocchiale Santa Maria del Popolo in San Giorgio Jonico. I funerali si svolgeranno sabato mattina alle 10 in Piazza San Giorgio a San Giorgio Jonico e saranno presieduti dall'arcivescovo di Taranto. mons. Ciro Miniero. Seguiranno ulteriori comunicazioni in caso di maltempo.
Le spoglie mortali del padre fondatore riposeranno nella Casa dei "Servi della sofferenza" in San Giorgio Jonico.