Rispetto all’emergenza legata al diffondersi del coronavirus Covid-19 “si rende opportuno e improrogabile mettere in protezione quella parte della popolazione più fragile che a tutt’oggi frequenta centri diurni”.
“Parliamo di persone non autosufficienti che trovano in questi servizi un supporto molto importante per sé e per le proprie famiglie, ma che in questo momento corrono un rischio troppo alto per la loro salute, in quanto la maggior parte di loro è immunodepressa”.
Lo hanno scritto in una lettera aperta al governatore pugliese, Michele Emiliano, i presidenti di Anffas onlus Puglia, Angelo Riccardi, e del Forum delle associazioni familiari di Puglia, Lodovica Carli, insieme alla coordinatrice della Commissione disabilità del Forum, Elisabetta Aiello, e alla garante dei diritti delle persone con disabilità del comune di Lecce, Maria Pia Desantis.
Il riferimento è a tutti i centri diurni a carattere socio-educativo, socio-assistenziale, polifunzionale, socio-occupazionale, formativo, sociale, socio-sanitario e similari che erogano prestazioni in favore di persone con disabilità latu sensu.
In particolare, le associazioni chiedono - vista la sospensione dell’attività di tali centri, finalizzata alla prevenzione ancora più efficace del rischio di contagio nella popolazione - di “rafforzare e/o incentivare percorsi di assistenza domiciliare integrata al fine di garantire il giusto supporto alle famiglie con persone con disabilità attraverso l’utilizzo del personale Oss dei centri diurni e/o di volontari impegnati nel sociale con specifiche competenze”.