0
0
0
s2sdefault

“Caro fratello, cara sorella, mentre scrivo penso a te che stai leggendo questa lettera. In questo tempo di pandemia abbiamo fatto molto spesso l’esperienza della solitudine. Il mio cuore prova a mettersi vicino al tuo, che sicuramente in maniera più accentuata ha avvertito tutto ciò”.

 

 

Esordisce così la lettera che l’arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie, mons. Leonardo D’Ascenzo, ha inviato agli ammalati, ai quali giungerà in copia per il tramite dei parroci e dei ministri straordinari dell’Eucaristia. “Mi sono chiesto: come riempire questo spazio?”, prosegue D’Ascenzo. “La preghiera mi sembra la maniera più opportuna. Non è un riempitivo ovviamente, ma semplicemente è mettere in pratica quanto Gesù ci ha chiesto: cioè il pregare sempre senza stancarsi, come nel Vangelo di Luca ci ricorda”, recita ancora il testo.

 Insieme al direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale della salute, don Pasquale Quercia, e al coordinamento dello stesso ufficio, “sento il desiderio di creare un momento di condivisione e comunione nella preghiera con te”, scrive l’arcivescovo, che poi spiega: “Come ben sai la preghiera abbatte le distanze, per questo ti propongo di unirti a me e a tutti gli ammalati della diocesi ogni 11 del mese attraverso la recita del santo rosario, sarà questa un’occasione per sentirci un po’ meno soli e certamente più Chiesa”.

 

Forum Famiglie Puglia