La validità di tutti i fascicoli relativi alle pubblicazioni canoniche, con data compresa tra il 1° gennaio 2020 e il 31 gennaio 2021, è prorogata nella diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, fino al 30 settembre 2021.
Lo dispone un decreto vescovile, datato 1° febbraio 2021, firmato dall’arcivescovo, mons. Giovanni Ricchiuti, e controfirmato dal cancelliere diocesano, don Vincenzo Panaro.
Il provvedimento, spiega una nota diffusa oggi, è stato adottato per andare incontro alle esigenze delle coppie di fidanzati che, a causa della situazione legata all’evoluzione della pandemia da Covid-19, hanno deciso di posticipare la data del loro matrimonio e avrebbero di conseguenza dovuto rinnovare le pubblicazioni canoniche già vidimate dalla Cancelleria diocesana. Sarà cura del parroco predisporre una dichiarazione “firmata anche dai nubendi, da cui risulti che la loro condizione non è mutata e che perseverano nella decisione di unirsi in matrimonio”, e inoltrare il modulo al Comune di riferimento per la richiesta delle pubblicazioni civili.
“Dopo il rilascio del nulla osta da parte del Comune - si legge nel decreto vescovile -, il parroco provvederà a presentare alla Curia diocesana, per la vidimazione, il modulo contenente la dichiarazione, al quale deve essere allegato il nulla osta civile e una copia dello stato dei documenti già vidimato a suo tempo”.