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Asportati ad un 54enne una rarissima neoplasia maligna del timo (piccolo organo linfoepiteliale situato nel mediastino anteriore e per una piccola parte nel collo, un lobo del polmone destro, un’altra porzione di quello sinistro, il pericardio fino all’aorta e parte del diaframma.

 

 

L’intervento, eseguito da un team composto da chirurghi toracici, cardiochirurghi e cardioanestesisti, è stato effettuato nella sala operatoria ibrida dell’Irccs Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo, per consentire la possibilità di fermare il cuore ed attivare la circolazione extracorporea.

Antonio, 54enne di Vico del Gargano, dopo i consigli del suo medico curante decide di sottoporsi ad alcuni accertamenti. Con una radiografia prima ed una tac poi, gli viene diagnosticata una neoplasia maligna del timo, un tumore molto raro che colpisce una piccola ghiandola situata nel mediastino, tra i polmoni, e che produce e rilascia cellule del sistema immunitario, i linfociti T. Il caso viene discusso dal team multidisciplinare della Lung Unit dell’Irccs Casa Sollievo della Sofferenza che in un primo tempo sceglie collegialmente di attuare un trattamento medico neo adiuvante, “seguito dall’intervento chirurgico nei tempi prestabiliti dal protocollo”, spiega Concetta Di Micco, oncologa e coordinatrice della Lung Unit. Durante l’intervento, durato più di cinque ore, il paziente è stato mantenuto in vita con una circolazione extracorporea, tramite la cosiddetta macchina cuore-polmoni. “Il cuore per fortuna era intatto e non vi è stata nessuna compromissione delle strutture cardiache - si legge in un comunicato -.  Dopo una settimana di ricovero il paziente è stato dimesso in buone condizioni, non prima di aver effettuato ulteriori accertamenti. Continuerà ad essere seguito dall’Unità di oncologia per i trattamenti del caso”.

 

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