“Non è possibile continuare ad assistere inermi a questi scempi! Non è possibile continuare a vedere il nostro Gargano deturpato e danneggiato da incendi di chiara cultura ancestrale, prepotente e delinquenziale, appiccati certamente da mani insanguinate di criminali senza rispetto di niente e di nessuno”.
Così mons. Franco Moscone, arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, ha commentato gli incendi che stanno devastando l’“Amato Gargano”.
“Fiamme alte anche 20 metri, alimentate dal vento caldo che spira in questi giorni, stanno distruggendo da quasi due giorni il patrimonio naturalistico del territorio tra Vico del Gargano e Ischitella, creando preoccupazione nei residenti e nei turisti alloggiati nelle vicine località di San Menaio, Foce Varano e Lido del Sole, per l’alta colonna di fumo ben visibile e dalle zone costiere e dai comuni viciniori”.
“Tutti noi garganici - denuncia l’arcivescovo - abbiamo bisogno di ben altro e sentiamo il dovere civico di opporci con ogni forza al vecchio andazzo di omertà, indifferenza, insensibilità verso il comune ‘tesoro’ del Creato affidato alla nostra custodia e ammirazione, che richiede cura e rispetto da parte di tutti”. Secondo mons. Moscone, “dobbiamo imparare a vedere la bellezza che ci circonda, sempre, nella quotidianità del vivere. Impegniamoci, perciò, a proteggere noi stessi e il Creato anche dalle nefaste forze di chi con tali insensati gesti ci minaccia e vuol farci capire che ha le mani sul territorio e che intende ancora una volta sopraffare tutti e tutto”.
L’arcivescovo rinnova “l’invito urgente per un dialogo sereno e fraterno sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta e del nostro territorio in particolare, certo che tutti possiamo collaborare, come strumenti di Dio, per la cura della creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, le proprie iniziative e capacità”.