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“Davanti a voi non si aprono strade larghe e asfaltate, ma sentieri particolarmente difficoltosi, come le nostre ‘carrere’, che nulla hanno a che vedere con le ‘carriere’, ancorché ecclesiastiche!”.

 

 

 

Lo ha detto mons. Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, nell’omelia della messa per l’ordinazione sacerdotale dei diaconi Domenico Ariano, Michele Azzolino e Francesco Morgese, nella chiesa madre di Altamura. I sacerdoti, ha spiegato il presule, sono “primi”, ma “ultimi” nelle comunità alle quali sono inviati.

“Se è vero che il mondo da sempre segue strade a lui più congeniali - ha spiegato il vescovo -  è altrettanto vero che, nella inaccettabilità delle logiche ‘mondane’, voi siete comunque chiamati dal Signore ad affiancarvi, ad essere compagni di viaggio certamente ‘scomodi’, ma capaci di raccontare e indicare strade nuove, quelle del Vangelo di cui oggi voi diventate servitori audaci e coraggiosi, consacrati nella verità ma rivestiti di carità, empatici e premurosi verso chi fa fatica a tenere il passo, limpidi e trasparenti nelle relazioni con tutti”.

“Le logiche mondane - ha concluso Ricchiuti - sono tentazioni alle quali, come nella preghiera insegnataci da Gesù, noi supplichiamo Dio-Padre di non essere abbandonati. Siamo cristiani ‘nel’ e ‘per’ il mondo, ma non gli apparteniamo!”.

 

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