“Chiediamo alla Madonna di posare il suo sguardo di madre premurosa sulle nostre città, su ciascuno di noi, per proteggerci da tutto ciò che può insidiare il nostro cammino sulle strade del bene, dell’amore vicendevole, della pace”.
Lo scrive nel suo messaggio alla diocesi, mons. Domenico Cornacchia, vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, in occasione delle feste patronali dedicate a Maria. “Anche la nostra Chiesa diocesana ha attribuito nel tempo dei titoli particolari alla Madre di Gesù che confermano che la devozione mariana ha radici antiche e profonde nel cuore degli abitanti delle nostre città: Madonna dei Martiri, Madonna delle Grazie, Madonna di Corsignano, Madonna di Sovereto”.
Nelle parole del vescovo la consapevolezza che “ogni definizione esprime un aspetto particolare legato a questa donna bellissima che ci insegna a mettere la nostra vita a disposizione del progetto di salvezza e di amore che Dio ha pensato per l’umanità”.
“Quest’anno, la gioiosa circostanza di dichiarare Molfetta ‘Civitas Mariae’, in occasione del 70° anniversario della proclamazione della Madonna dei Martiri a Compatrona della Città, mi ha permesso di riflettere su una delle invocazioni mariane presenti nelle litanie lauretane, ‘Maria Torre di Davide’, appellativo che più si avvicina a quello di Civitas”. In particolare, il vescovo ha osservato che “la Vergine Maria è come una torre che ci difende dalle insidie del maligno, ci protegge dalle situazioni pericolose che minacciano la nostra vita, ci aiuta quando le sofferenze fisiche e spirituali prendono il sopravvento”.