Alla luce del nuovo protocollo siglato dal Miur dello scorso 14 agosto, oltre a sottolineare la sicurezza sanitaria il presidente dell’Anpe Regione Puglia e Basilicata, Filomena Labriola pone l’attenzione sugli interventi pedagogici all’interno delle scuole sul territorio nazionale e a livello locale.
In particolare, si evidenzia l’importanza della scuola intesa come comunità e dunque alla tutela della sfera sociale ed affettiva della popolazione scolastica nonché la rilevanza del tema dell’inclusione rispetto agli alunni con bisogni educativi speciali (bes). A tal proposito con il presidente Michele Emiliano si è provveduto già due anni fa ad una legge, che ha visto l’approvazione del Consiglio regionale e che a tutt’oggi ancora non trova l’emanazione dei decreti attuativi per l’introduzione nelle scuole dell’unità di pedagogia scolastica (di cui la Regione Puglia e l’Anpe sono fautori).
“Verosimilmente come pedagogisti - spiega l’Anpe Puglia in una nota - crediamo che sia il momento opportuno per intraprendere un percorso a supporto non solo dei soggetti più fragili ma di tutta la comunità scuola”.
Con la riapertura dell’anno scolastico il prossimo 16 settembre l’associazione pedagogica vuole accelerare sui processi decisionali rivolgendosi al presidente Emiliano e al direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per porre attenzione alle problematiche pedagogiche, sociali e relazionali che con l’assenza di attività in presenza per circa due anni ha fatto emergere negli alunni, famiglie e personale scolastico.
“Tali problematiche - spiegano - necessitano di interventi pedagogici programmati e finalizzati alla ricostruzione di relazioni tra pari, e adulti, riformulazione di regole di convivenza civile (anche legate alle regole Covid 19), alla comunicazione a nuove metodologie didattiche. L’importanza che riveste la scuola in tutti i suoi gradi (infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado) non solo come trasmissione di saperi, ma costruzione di relazioni e progetti di vita, infatti l’assenza dai banchi di scuola ha creato resilienza alla solitudine e isolamento, ma anche l’incapacità di progettare il futuro”.
L’innovazione delle metodologie didattiche o di interventi di inclusione rimanda ad un campo specificatamente pedagogico come anche il benessere degli alunni sul quale si possono attivare diversi modelli di interventi escludendo quelli di tipo clinico così come evidenziato dallo stesso protocollo.
La dott.ssa Labriola con il suo direttivo regionale nel ribadire l’importanza dei contenuti espressi nel protocollo, auspica a una solida collaborazione con la Regione Puglia e l’Usr per porre in essere interventi a supporto del ritorno alla “normalità” non solo scolastica ma collettiva e per questo dai primi di settembre formalizzerà con una lettera il suo intento alla cooperazione e all’incontro.