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Il Lecce era atteso da una partita insidiosa a Terni, dove doveva confermare lo stato di salute ottimale visto contro il Frosinone.

 

 

In tribuna c'erano tanti occhi interessati e tante vecchie conoscenze del calcio leccese. Tra gli altri, mister Liverani (ex Ternana ed ex Lecce) e il direttore sportivo Faggiano.

Tante volte abbiamo parlato di Strefezza e Coda e anche oggi non si sono certo smentiti. In attacco, i salentini erano sempre pericolosi e gli uomini di casa tremavano in ogni circostanza al vedere le folate del trio delle meraviglie. La palma del migliore del tridente però questa volta andava a Di Mariano che, oltre al meraviglioso terzo gol, era autore di una prova pregevole in ogni fase della partita.  Ha anche impressionato la gara attenta, incisiva, grintosa, ma anche puntuale e precisa di Blin, presente ovunque nel campo almeno per tutto il primo tempo. Con ciò, però, non dobbiamo nemmeno sottovalutare i momenti di difficoltà avuti dalla squadra tra la fine dei primi 45 minuti e la prima parte della ripresa. Comunque, il Lecce ha saputo reggere l'urto degli umbri ed è ripartito con lucidità. Così, alla fine, i Salentini hanno persino dilagato con merito.

La Ternana dell'ex Lucarelli metteva in campo anche Pettinari, oltre a Donnarumma, ma il Lecce schierato da Baroni era praticamente lo stesso ammirato contro il Frosinone e, dopo pochi minuti, passava in vantaggio grazie al lancio di Strefezza, al cross di Gallo, frutto anche di una bella azione di Di Mariano, e al tacco illuminante di Blin per Coda che da due passi insaccava.

Il Lecce era pimpante e aggressivo, non perdeva un contrasto ed era subito padrone del campo.

La Ternana reagiva con veemenza e andava vicina al pari su azione da corner per una dormita della difesa salentina. Non appena però la banda di Baroni ripartiva, gli umbri soffrivano. Soprattutto Gargiulo si inseriva con continuità in area e aiutava Coda, vero ariete e bomber di razza. Sulle fasce spingevano Gendrey e Gallo, mentre Di Mariano provava anche il tiro da fuori area.

Al 19' poi era Strefezza che, da fuori area, faceva partire un gran tiro rasoterra per il 2-0 giallorosso.

Il Lecce si rilassava un poco e Pettinari tirava da fuori area avvisando la retroguardia salentina. In effetti a centrocampo Hjulmand perdeva due palloni pericolosi e Dermaku e Lucioni sbagliavano qualche chiusura. Nulla di grave, a dire il vero. Scampato il pericolo, prima della mezz'ora, era ancora Strefezza a ripartire e calciare da fuori.

I giallorossi si sacrificavano molto nella fase di non possesso, dove Di Mariano e Blin pressavano a tutto campo, ma erano soprattutto i meccanismi a centrocampo ad essere perfetti. Hjulmand faceva da scudo alla difesa, Blin e Gargiulo erano sempre sul lato della palla, mentre gli esterni offensivi andavano a occupare a turno la fascia opposta.

La Ternana allora si affidava ai lunghi lanci, ai calci piazzati. Al termine del primo tempo, proprio da corner, svettava sull'incerto Bleve il difensore Bogdan che, anticipando anche Dermaku, dimezzava le distanze, riaprendo la gara. Ci pensava poi lo stesso Bleve con un super intervento a negare il pari umbro al 44' su colpo di testa del barese Partipilo.

Nella ripresa, la Ternana partiva forte e, dopo due minuti, Bleve doveva ancora tuffarsi su tiro dell'incontenibile Partipilo. Sul successivo calcio d'angolo, si faceva male Blin che comunque continuava a giocare.

I primi 15 minuti erano di sofferenza per i Salentini che subivano la pressione umbra, piuttosto sterile ma costante. Blin calava un po' dopo l'infortunio, mentre nella Ternana crescevano Celli, Pettinari, Partipilo e, soprattutto, Koutsoupias, un ventenne molto interessante.

Vista la difficoltà, Baroni cambiava subito inserendo Bjorkengren, Calabresi e Helgason al posto di Gendrey, Blin e Gargiulo.

Anche Lucarelli effettuata tre cambi, ma la Ternana sembrava aver esaurito la spinta offensiva. Così al 24' Helgason mancava il 3-1 da due passi, su un bel passaggio del solito Strefezza.

Al 33' l'eurogol di Di Mariano metteva fine alle ostilità su uno splendido assist di Strefezza.

La Ternana era tramortita e non riusciva più a reagire. Anzi al 40', arrivava il gol di Ragusa (subentrato a Strefezza) a sigillare il trionfo salentino.

La corsa dei ragazzi di Baroni riprendeva con forza, dimostrando come il calo psicofisico sia messo definitivamente alle spalle.  Non bisogna però mollare di un centimetro, anche perché sabato arriva al Via del Mare la Spal e sarà un'altra battaglia nella difficile lotta per la A.

 

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