Primo tempo sontuoso ma con la grave pecca di non andare in vantaggio. Secondo tempo di sofferenza, ma con occasioni per vincerla. Ramadani, Blin, Gallo e Dorgu i migliori, ma tutto il Lecce è stato bello ma inconcludente. Alla fine il punto va stretto ai salentini.
Il Lecce di Gotti è in via di guarigione e tutto lo stadio ha applaudito i ragazzi che hanno dato tutto in campo. Poi anche Falcone è stato decisivo con due grandi interventi. Il cambio di modulo, la verve fisica e la lotta in campo hanno contribuito a rendere imbattibile il Lecce che avrebbe meritato i 3 punti. Rimpianti quindi ma anche nuove importanti certezze giallorosse in chiave salvezza. I risultati del pomeriggio arridevano al Lecce che vedeva perdere la Salernitana, ormai in B, e pareggiare Udinese, Sassuolo, Cagliari e Verona nei due scontri diretti. Ciò garantiva al Lecce di conservare il primo posto in classifica di quel minigirone che si è formato nei bassifondi della classifica.
Laggiù infatti regnava un equilibrio impressionante e la sensazione è che sarà bagarre fino all'ultimo minuto dell'ultima giornata di campionato. Il Lecce di Gotti faceva il suo esordio tra le mura amiche e dopo aver ottenuto la prima vittoria stagionale in trasferta intendeva confermare la propria imbattibilità. Il mister di Adria confermava la stessa formazione vincente a Salerno ad eccezione di Oudin, che veniva sostituito da Dorgu, il quale avanzava la sua posizione a sinistra, venendo coperto da Gallo a sinistra.
Invece la catena di destra era affidata a Gendrey e a Almqvist. Il blocco centrale di centrocampo era costituito da Blin e Ramadani, in chiave prettamente difensiva. Il Lecce dunque si metteva in campo con il classico 4-4-2. Da parte sua, la Roma di De Rossi cercava a Lecce il bottino pieno per continuare la sua rincorsa alla zona Champions. Dybala era in panchina, così come El Shaarawi, mentre in campo scendevano i giovani Baldanzi e Zalewski. Capitan futuro quindi optava per la linea verde, schierando un 2003 e ben due 2002. Il più giovane in campo era però il 2004 Dorgu e il Lecce metteva in campo ben 5 elementi della generazione millennians (Krstovic, Piccoli, Gallo, Gendrey e, per l'appunto, Dorgu). De Rossi non cambiava il modulo e, in fase difensiva, lasciava solo Lukaku in avanti, mentre in fase di possesso era 4-3-3.
L'inizio della gara è vibrante. La prima vera occasione per la Roma è su corner, al 6', ma Falcone si oppone a Cristante.
Un minuto dopo è Pongracic sempre su corner a insidiare Svilar. Al 10' Baldanzi sfiora il gol con un tiro dal limite. Il Lecce è vivo e sfonda soprattutto a sinistra con Gallo e Dorgu. I salentini collezionano tanti angoli e al 16' hanno l'occasione con Pongracic. Clamorosissima la chance di Piccoli al 21 che tira anziché servire Krstovic e mandarlo in porta. I salentini spingono molto e la Nord incita fino alla fine. La Roma è alle corde, ma ha il merito di tenere botta. Al 27' Gallo fa una splendida incursione e il tiro dal limite viene miracolosamente respinto da Svilar. I giallorossi meriterebbero ampiamente il vantaggio, ma sono oltremodo sfortunati.
Al 31' è ancora Piccoli a tirare alto da ottima posizione. Al 32' Dorgu spara sul portiere da posizione defilata. Al 40' il tiro di Piccoli è centrale ma potente. Lo stesso avviene al 42' quando Piccoli spara alto da posizione molto angolata. Al 44' la Roma si affaccia in area di rigore ma Zalewski sbaglia il gol da due passi. Al 45' la Roma ha una punizione dal limite, ma lo schema col tiro di Paredes finisce sul fondo. La prima frazione si chiude con tanti rimpianti per i salentini che dovevano essere in vantaggio per la gran mole di gioco prodotta. È mancata però la stoccata vincente e Piccoli è stato troppo egoista in almeno tre occasioni. Di contro la Roma ha fatto molto poco, ma è sempre temibile. Nella ripresa, la Roma inserisce subito Huijsen al posto di Ndicka. Al 2' il Lecce ha già la prima chance. I giallorossi salentini sono aggressivi come nel primo tempo. La Roma ha il baricentro più avanzato, ma il Lecce controlla le folate dei capitolini. Al 10' la Roma va vicina al gol su calcio d'angolo, dove il Lecce non riesce mai a difendere bene. Sul contropiede però sono i salentini a non sfruttare la superiorità numerica. Al 14' sono ancora i capitoli a essere insidiosi. Al 15' Gotti mette Banda per Almqvist e poi Sansone sostituisce Piccoli. Al 18' El Shaarawy e Aouar entrano sul terreno di gioco. Al 22' occasionissima per il Lecce che in contropiede va vicinissimo al gol con Dorgu e un minuto dopo subisce il colpo di testa di Lukaku, che termina fuori. Al 25' risponde Falcone alla sua maniera su Aouar tutto solo in area. Al 26' Gotti cambia Dorgu (bravo ma impreciso nella grande chance) con Oudin. Il Lecce ha due chance in contropiede ma non le sfrutta. Al 32' ancora la Roma con El Shaarawy è pericolosa. Al 35' Lukaku sbaglia la scelta di tempo sullo stacco in area. Al 37' esce Gallo per Venuti. Il Lecce ora è votato alla fase difensiva. Al 38' entra anche Dybala per i capitolini. Al 40' Banda va vicino al gol da fuori area e sul corner Sansone si divora il gol. Ora a Milano sarà dura, ma la squadra è viva.