Non ci sono parole per poter descrivere la bellezza, l'altezza e la profondità della devozione per il Crocifisso e, in particolare, della celebrazione eucaristica con la tradizionale “Discesa della Croce” di Arnesano.
Uno stuolo di fedeli, dentro e fuori la chiesa, ha fatto corona, l’altra sera, al pastore, l'arcivescovo Michele Seccia che ha presieduto la celebrazione trasmessa in diretta da Portalecce tv (GUARDA), insieme ad un gran numero di sacerdoti, tra arnesanesi e non, tra cui il vicario generale, don Vito Caputo, il vicario della pastorale, mons. Vincenzo Marinaci e il predicatore della festa, Padre Salvatore Farì.
Commosso, mons. Seccia, nel parlare al popolo, aggrappato al pastorale, sembrava aggrapparsi alla Croce di Cristo, invitando i fedeli a guardarsi nello specchio della coscienza in cui risplende quel Crocifisso che deve presiedere la nostra vita.
"Stasera - ha esortato - dobbiamo interrogarci per avvertire non con paura il peso della croce e della vita, ma con gioia, la responsabilità della stessa nostra storia d'amore, storia con e del Signore". Son risuonate forti le sue parole, portavoce di quelle di Gesù: "Cara Arnesano, io scendo in mezzo a voi e per voi, ma tu sei disposta a salire con me?"
Oltre ai tanti sacerdoti, tra le autorità erano presenti, sindaco, amministrazione e comandante della polizia locale di Arnesano, sindaco e comitato feste di Torchiarolo, paese gemellato per il patrono in comune.
Al termine, dopo la comunione, come da tradizione, il solenne rito della discesa della Croce, compiuta dall'arciprete don Francesco Pesimena e un membro del comitato e portata in spalla dai sacerdoti di Arnesano, accompagnata dal canto dell'inno dei bimbi e da lacrime, mani tese e aggrappate, sguardi ricchi di fede, amore e speranza.
Ieri le messe della festa e la processione. Domenica prossima, al termine di una settimana ricca di fede e devozione, la “Risalita della Croce” al termine della messa di chiusura dei festeggiamenti religiosi, presieduta dal vicario generale
Racconto per immagini di Arturo Caprioli
