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Il carnevale è arrivato anche nella parrocchia dei Cappuccini di Campi Salentina. Non sono sfilati i carri allegorici di Viareggio, ma maschere semplici, maschere senza ruote, vive, in carne e ossa, bambini vestiti dei personaggi storici che hanno da sempre suscitato ilarità e fantasie di adulti e piccini.

È il carnevale dei bambini. Un pomeriggio fra musiche, balli, coriandoli e stelle filanti, che si ripete ogni anno. È una tradizione senza tempo, tramandata da una generazione all'altra. Gli animatori del pomeriggio di festa sono i catechisti ed i ragazzi della Gi.Fra (Gioventù Francescana) che qualche anno prima erano i protagonisti in maschera.

Oggi, i ragazzi cresciuti in parrocchia, nella grande famiglia francescana, sono promotori ed attori. Si impegnano ad organizzare un trenino coinvolgendo anche i bimbi più timidi. Si cimentano in balli di gruppo con l’allegria e la spensieratezza della loro giovane età.  Sì, perché  le maschere non hanno età, per alcune ore non esistono generazioni, pulcinella, arlecchino, pantalone, hanno sfidato il tempo, la famiglia della festa mascherata si è allargata con incantevoli fatine e personaggi spaziali.

Qualche regalino non può che aumentare la gioia delle mascherine che, trepidanti, attendono che il loro numero sia chiamato al microfono per poi tornare, allegre,  ai loro balli.

Ben presto la festa si tramuta in una gazzarra gioviale, orsù è carnevale, è tempo di correre, giocare, ballare. I festeggiamenti non si possono bloccare, tutti portano allegria e la noia scappa via.

Sono i fotogrammi di un film che si ripete ogni anno, che coinvolge tutti, non importa se si è primi attori o comparse, è la gioia di vivere insieme una tradizione popolare. I compiti possono aspettare, per qualche ora, i bambini possono sognare.

 

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