La celebrazione del rito di ingresso del nuovo parroco è un momento altamente simbolico per la vita della comunità parrocchiale. L’amore tenero e misericordioso di Dio raggiunge questa comunità e si manifesta concretamente in essa attraverso il dono di un nuovo pastore.
Domenica scorsa, 11 ottobre 2020, in una celebrazione ricca di significati e di emozioni, la comunità della parrocchia San Francesco d’Assisi in Campi Salentina ha dato un caloroso benvenuto a Padre Michele Cilli che si è insediato ufficialmente come nuovo parroco.
La celebrazione è stata presieduta da mons. Michele Seccia, alla presenza del vicario generale mons. Luigi Manca, del ministro provinciale dei Frati minori cappuccini di Puglia fr. Gianpaolo Lacerenza, di diversi confratelli di Padre Michele Cilli, del parroco della chiesa matrice di Campi Salentina, don Alessandro D’Elia e del superiore della comunità dei Padri Scolopi Padre Roberto Innamorati. Anche l’amministrazione comunale ha preso parte ai festeggiamenti nella persona del sindaco Alfredo Fina e degli assessori Rita Calliari e Davide Caretto.
Particolarmente toccanti sono stati alcuni momenti come il rinnovo delle promesse sacerdotali e il ringraziamento che Padre Michele ha voluto fare al vescovo ricordando, con affetto e commozione, il periodo trascorso insieme quando Seccia era parroco a Barletta.
Alla presenza di tutta la comunità il nuovo parroco ha espresso quello che è il suo sogno per la parrocchia che Dio ha voluto affidargli: “Vorrei - HA DETTO - una comunità gioiosa fondata sulla reciprocità e sulla condivisione fraterna sull’esempio di San Francesco e Santa Chiara. Una comunità che cammina insieme per accendere un fuoco d’amore nel nostro cuore e nel cuore del nostro fratello”.
Anche mons. Michele Seccia ha voluto sottolineare l’importanza di lasciarsi guidare da Dio per dire il nostro ‘sì’ al Suo disegno d’amore. “Noi siamo invitati dal Signore - rivolgendosi in primis ai sacerdoti - ad accogliere la sua parola e renderla feconda, credendo in noi stessi e proponendo nella catechesi e nella predicazione alla comunità una Parola che deve diventare carne e diviene vita”.
Solo se si è responsabili e appassionati nella missione che è stata data con l'ordinazione presbiterale - ha proseguito Seccia - si può avvertire questa passione di amore verso Dio e verso i fratelli che si traduce, anzitutto, intorno alla mensa che il Signore ha preparato per noi e dove formiamo un solo corpo ed un solo spirito. È nel corpo della comunità parrocchiale che lo Spirito Santo fa di noi l'immagine della Chiesa, il sacramento, il segno non di un gruppo di persone, ma del mistero di Cristo che continua ad essere celebrato, proclamato, insegnato, trasmesso e vissuto”.
Mons. Michele Seccia, ricordando la funzione pastorale del vescovo e di ogni parroco, ha concluso invitando tutti presbiteri presenti ed il nuovo parroco in particolare, ad essere guida per mantenere viva la nostra fede.
“Come in una staffetta devi andare avanti per indicare la strada – rivolgendosi infine a Padre Michele - in mezzo perché fai parte del popolo e dietro perché nessuno si perda per strada perché anche gli ultimi si sentano guardati, seguiti e accolti. Solo così, sotto il manto di Maria e del carisma francescano, si amplia l'orizzonte nella parrocchia e tutto diventa vangelo vivo, Parola trasmessa, comunicata e raccontata.
La celebrazione si è conclusa tra gli applausi e la commozione di tutti i presenti in un clima gioioso e di festa.
Foto di Paolo Andriani