La parrocchia di Sant'Antonio Abate in Carmiano che era solita far festa il 31 di maggio con la processione della Madonna pellegrina e la "Fragolata" con musica e dolci, quest'anno per gli ovvi motivi, ha festeggiato ugualmente grazie al parroco don Riccardo Calabrese, che ha escogitato un modo diverso, ma al tempo stesso carico di emozione e fervente preghiera, per tenere ancora una volta distante ma vicina la sua comunità.
"Ricorda, fratello e sorella... Ricorda e racconta della bellezza di questa sera... Ricorda e racconta di come esce sempre il sole dopo un brutto temporale... Ricorda e racconta di quanto sia stato bello guardare e pregare insieme sotto lo stesso cielo... Ricorda e racconta lo stupore degli adulti e dei bambini... Ricorda e racconta che, anche nel buio più profondo, risplenderanno sempre Luci di speranza... Ricorda, racconta, vivi, vola! Grazie a tutti!".
Queste sono le parole che don Riccardo ha dedicato alla sua comunità al termine di una domenica in cui, oltre alla festa della discesa dello Spirito Santo sugli apostoli e su tutti noi, si festeggiava anche la chiusura del mese di maggio dedicato a Maria.
280 lanterne hanno illuminato il cielo di Carmiano, in una bella e serena serata di primavera: "un cielo pieno di fiammelle..." Le famiglie della comunità di Sant'Antonio Abate si sono ritrovate alle 21 al suono festante delle campane a fare comunque festa, ognuno dalla propria abitazione, facendo volare la lanterna e innalzando la propria preghiera a Maria.
Dopo è stato un rincorrersi di foto e di messaggi nei vari gruppi Whatsapp per manifestare la propria emozione e ringraziare ancora una volta don Riccardo, per questo alternativo momento di preghiera e per tutto quello che ha fatto per la comunità in questi tre mesi di quarantena.
Sì, perché il giovane parroco non ha lasciato un attimo da sola la sua comunità, ma gli è stata vicina con la preghiera, con la carità, ma anche con le dirette delle celebrazioni, delle adorazioni eucaristiche e dei rosari meditati nelle famiglie. E ancora con i numerosi videomessaggi di speranza e incoraggiamento per gli operatori pastorali, di vicinanza e affetto per i bambini della catechesi e le loro famiglie, di incontri a distanza con i giovani, di preghiera con Maria per tutto il mese di maggio.
Ha lavorato tanto lui registrando e montando video e dirette, ma ha fatto lavorare anche la comunità, tutti... dal più piccolo al più grande! In poche parole non ci siamo mai fermati!
“E quindi - è il messaggio affettuoso per il giovane parroco - la comunità ti ringrazia don Riccardo e se in tempo di pandemia grazie a te abbiamo saputo fare tutto questo, chissà cosa ci aspetta! Torneremo presto tutti insieme nella nostra parrocchia per fare nuove esperienze, per fare festa e soprattutto per metterci al servizio del prossimo, ognuno secondo il suo carisma, e continuare insieme il progetto che la pandemia ha bloccato. Continueremo cioè ad edificare il corpo di Cristo”.