Sono giorni frenetici ed emotivamente coinvolgenti, quelli che sta vivendo la comunità parrocchiale “Mater Ecclesiae” di Castromediano, prossima ad abbracciare il suo “nuovo” parroco nella persona di don Sebastiano Latino.
Tutto è ormai pronto e preparato con cura in vista di domenica 20 settembre, quando alle 10.30 l’arcivescovo mons. Michele Seccia presiederà la solenne concelebrazione eucaristica con la quale don Sebastiano prenderà possesso canonico della comunità parrocchiale.
Tanto il lavoro svolto per rendere accogliente chiesa ed annessi locali parrocchiali, sanificati e resi accoglienti per quanti, pur nel rispetto delle vigenti norme igienico-sanitarie, vogliono unirsi a questo evento storico che toccherà la comunità ecclesiale della frazione leccese rimasta orfana del suo pastore, il compianto don Antonello Castoro.
A lui, don Latino dedica il primo pensiero nell’imminenza di una nuova stagione della sua vita ministeriale, affermando: “la mia vocazione è cresciuta soprattutto grazie a don Antonello (quando era parroco di San Pio X, la mia parrocchia d’origine ndr); diventato prete ci siamo un po’ allontanati fisicamente per servire la Chiesa in modi e luoghi diversi anche se la sua presenza mi ha accompagnato in tutti i momenti della mia vita. Oggi che il Signore mi affida questo nuovo incarico, la mia intenzione è quella di muovermi all'interno di una continuità pastorale. E’ evidente che il mondo sta cambiando, la società sta cambiando, la Chiesa stessa è chiamata ad un cambiamento; sono tante le sfide a cui siamo chiamati tutti, pertanto occorre una continuità aperta ad affrontare situazioni nuove a partire dalla pandemia Si continua ad annunciare l'unico Vangelo di Cristo secondo esigenze nuove, spero con l'aiuto del Signore, nella certezza che non mancherà la mano paterna di don Antonello che sento sempre sulla mia spalla, per affrontare serenamente questo nuovo impegno”.
Accanto alle tante attività che scandiscono questi giorni, non mancherà il momento della lode e della preghiera; domani 19 settembre alle 17 la comunità tutta si unirà in adorazione eucaristica e alle 18.30 seguirà la messa: è questo il modo più vero e autentico di porre questo nuovo inizio sotto la sua protezione del Signore e di chiedere a Lui di non far mai mancare “operai per la sua messe” (cfr. Mc 9,38).