Cavallino onora il suo patrono, San Domenico di Guzmán. Anche quest'anno, a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, niente celebrazioni civili ma solo momenti intensi di fede, iniziati lo scorso 25 luglio con l'intronizzazione della statua del santo e l'inizio della novena.
In occasione del Giubileo Domenicano, che celebra gli ottocento anni dalla nascita al cielo del Santo predicatore, è stato costituito un apposito Comitato, composto dalla parrocchia Maria SS. Assunta guidata dal parroco don Alberto Taurino, dal comune, dal Comitato feste patronali e dalla confraternita del SS. Sacramento. Diverse le iniziative messe a punto, tra le quali l'omaggio ai ragazzi del locale Istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” di un libretto illustrato con la vita di San Domenico.
Tornando alla festa, mercoledì 4 agosto, giornata in cui il paese tradizionalmente festeggia il suo protettore, su Corso Umberto I, ossia nelle adiacenze della chiesa dai Santi Nicolò e Domenico e dell'annesso convento che un tempo ospitò i domenicani e oggi sede dell'Università del Salento, la celebrazione eucaristica presieduta dall'arcivescovo metropolita di Lecce, mons. Michele Seccia alle 19.30, preceduta alle 18.30 dalla traslazione del simulacro di San Domenico sul sagrato della chiesa del convento e, alle 19.15, dall'atto di affidamento della città al santo patrono e la consegna delle chiavi della città da parte del sindaco di Cavallino, Bruno Ciccarese Gorgoni.
Le celebrazioni si chiuderanno l'8 agosto con la messa di ringraziamento celebrata dal parroco, don Alberto Taurino.