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Per la congregazione delle Suore Discepole del Sacro Cuore inizia una settimana intensa e spiritualmente ricca: venerdì 21 giugno ricorre il cinquantesimo anniversario di professione religiosa della Superiora generale emerita, Madre Giulia Ida Cavallo.

 

 

Celebrare il cinquantesimo di consacrazione religiosa vuol dire far scaturire dall’intimo del cuore la gioia e un “grazie” totale e riconoscente a Gesù per il dono della chiamata.

Si svolgerà sabato 22 giugno, alle 18, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria dell’Idria in Lecce, la solenne concelebrazione eucaristica di ringraziamento al Signore presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia alla quale prenderanno parte anche il vescovo vincenziano Cristoforo Palmieri, il ministro provinciale dei Frati Minori, Fra Paolo Quaranta, il vicario generale della diocesi di Lecce, don Vito Caputo, il parroco e vicario episcopale per la vita consacrata, Padre Carmine Madalese, diversi sacerdoti amici di Madre Giulia, nonché la sua famiglia, le diverse congregazioni di suore presenti in diocesi e la comunità parrocchiale.

Celebrare un giubileo vuol dire fare memoria della storia di amore e di predilezione di Dio verso le sue spose, una storia intessuta di dedizione, di gioia, di sacrifici e di speranza in un mondo che brama contemplare segni di vita.

Le Discepole del Sacro Cuore sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio, fondato nel 1929 dalla venerabile Suor Santina Addolorata De Pascali. Cinquant’anni vissuti all’interno della congregazione non sono pochi, quando nel 1982 dopo gli anni della formazione e dopo aver pronunciato la prima professione,Suor Giulia viene mandata a Lecce nella casa di Via Massaglia a svolgere il suo servizio come maestra della scuola dell’infanzia. Nel mese di luglio del 1988 con l’allora Superiora Generale, Madre Pia De Leo e insieme a Suor Norina Ficco, su intuizione della stessa Madre Pia, si avviarono in Madagascar per aprire la missione e impiantare il seme del carisma della Venerabile Madre Santina. Oggi, quella missione, ha dato vita ad una realtà concreta con tante vocazioni portate all’interno dell’Istituto. Successivamente nel 1999 viene nominata superiora della comunità di Via Massaglia fino al 2005, quando viene eletta Superiora Generale per i successivi due mandati fino al 2017. Finito il suo mandato, Madre Giulia ha ancora tanto da dare all’interno della congregazione divenendo segretaria generale, madre vicaria ed economa generale.

Oggi, quasi a voler chiudere un cerchio, è tornata nella casa di Via Massagla dove li ha iniziato a muovere i suoi primi passi, per dar vita a un progetto di riqualificazione dell'istituto stesso e avviando l'Ostello Madre Santina che oggi accoglie i ragazzi del settore giovanile dell'Us Lecce.

Nell’esortazione apostolica post-sinodale “Vita consecrata” il Santo Padre San Giovanni Paolo II così si esprimeva «Siamo tutti consapevoli della ricchezza che, per la comunità ecclesiale, costituisce il dono della vita consacrata nella varietà dei suoi carismi e delle sue istituzioni. Insieme rendiamo grazie a Dio per gli Ordini e gli Istituti religiosi dediti alla contemplazione, alle opere di apostolato, per le Società di vita apostolica, per gli Istituti secolari e per altri gruppi di consacrati, come pure per tutti coloro che, nel segreto del loro cuore, si dedicano a Dio con speciale consacrazione».

Così, il presule della comunità vincenziana, mons. Palmieri: "È una grande gioia condividere con lei tale festa, perché non capita spesso poter raggiungere un traguardo del genere anche e soprattutto con le problematiche del tempo odierno, dove la misericordia dovrebbe essere al centro dell’operato di ogni cristiano. Siamo abituati a vedere Suor Giulia come 'la suora intraprendente', ma non dimentichiamo che è anche la suora dei bambini, la suora del servizio alle persone più fragili e bisognose di aiuto".

 

 

 

 

 

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