Da educatrice nella scuola a maestra di vita nella sua famiglia e per i suoi nipoti. Questa è la vita di Gilda che lo scorso 28 aprile ha raggiunto il prestigioso traguardo dei 100 anni di vita.

Un momento di grande festa ed emozione per tutta la famiglia che, tra figli, nipoti e parenti, ha celebrato la vita di nonna Gilda tra ricordi, esempi e testimonianza viva e vera.

Gilda Raimondi è nata nel lontano 1923, in un’Italia certamente diversa agli albori dell’epoca fascista, e porta con sé ancora lucidamente i ricordi di una vita dedicata per oltre 40 anni nelle scuole come educatrice, alla famiglia, dalla perdita del padre a 10 anni all’impegno per i suoi figli cresciuti con fede e dedizione di madre e moglie fino a quello per i numerosi nipoti che hanno partecipato con affetto ed emozione a questo traguardo della cara ed affezionata nonna.

“Ho lavorato fino a 80 anni della mia vita per i ragazzi e oggi mi dedico ai miei di ragazzi, figli e nipoti, che sono qui con me e che ringrazio di essere al mio fianco come famiglia” ha dichiarato con orgoglio nonna Gilda.

“Consiglio oggi ai giovani di essere più seri, di lavorare sodo per la vita e costruirsi un futuro dignitoso” ha continuato rilasciando la sua testimonianza ai microfoni di Portalecce.

I momenti di festa hanno visto poi la celebrazione di una messa di ringraziamento in casa di nonna Gilda insieme a tutti i familiari da parte di don Giovanni Serio, parroco di Santa Maria della Porta, che ha partecipato con affetto e sentitamente agli auguri ribadendo con convinzione il valore della vita che va celebrata: “celebriamo oggi una vita vissuta all’insegna dell’impegno e della fede - ha dichiarato il sacerdote -, una vita spesa con coraggio, una vita che ha conosciuto la guerra, ha vissuto i cambiamenti della nostra società e che oggi si fa testimonianza non solo per i figli, i nipoti e i parenti qui presenti, ma per tutti noi che possiamo solo dire a grazie a nonna Gilda, per esserci e insegnarci ancora; e a Dio per un dono così bello che rispecchia il valore del dono grande della vita”.