Si concluderà questa sera alle 20.30 nella suggestiva piazza Duomo, a Lecce, con una manifestazione musicale, il progetto “Dire, fare, cambiare. I ragazzi, la memoria e l’impegno”.
L’iniziativa della Polizia di Stato era volta a sensibilizzare i giovani sul tema della “legalità responsabile” e sviluppare una cittadinanza consapevole, con l’intenzione di promuovere l’avvicinamento alle istituzioni nel rispetto delle regole e dei valori della solidarietà e del coraggio.
Il concerto della Banda della Polizia di Stato conclude stasera il progetto realizzato dalla Questura di Lecce, in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale di Lecce, l’associazione “Libera”, l’associazione “Nomeni per Antonio Montinaro”, la Fondazione don Tonino Bello e la Fondazione antimafia sociale “Stefano Fumarulo”, vedrà la presenza del Capo della Polizia di Stato e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Vittorio Pisani e del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in questi giorni nel capoluogo salentino per presiedere il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato per domani in prefettura a Lecce su richiesta del sindaco Adriana Poli Bortone in seguito alle minacce recapitate ad alcuni politici della città (LEGGI). Madrina dello spettacolo sarà Maria Grazia Cucinotta che sarà presentato da Massimiliano Ossini, conduttore Rai.
La finalità è stata illustrata ieri pomeriggio durante la conferenza stampa che si svolta nel salone dell’episcopio in Piazza Duomo nella quale sono intervenuti oltre all’arcivescovo Michele Seccia, che “spalancando le porte di casa” ha sottolineato il dialogo fra la Chiesa e le forze dell’ordine, affermando «Tutti siamo preposti al principio del bene comune», il Questore della provincia di Lecce, Vincenzo Massimo Modeo, che ha confermato la totale disponibilità e la vicinanza del presule salentino e dei suoi rappresentanti in tutte le manifestazioni e ha espresso come «il ruolo del poliziotto al giorno d’oggi non rappresenta solamente colui che è occupato a sviluppare un’attività di prevenzione e repressione a favore della propria comunità, ma è sempre più richiesto e necessario, secondo il motto della Polizia di Stato, “Esserci sempre”, quindi accettare la scommessa di operare in campi che non sono nostri», infatti «ci siamo sempre più resi conto - ha proseguito il Questore - che lavorare con i giovani, interloquire con loro, soprattutto sulle loro piattaforme, è qualcosa di assolutamente essenziale in questo periodo. Se pensiamo che i punti riferimento, quali possono essere le famiglie, la scuola e gli oratori, sono meno presenti rispetto alle generazioni precedenti, è arrivato il momento di scendere in campo ancora di più come Polizia di Stato».
Di seguito è intervenuto il maestro Maurizio Billi, direttore della Banda Musicale della Polizia di Stato, che utilizzando una metafora a lui riferita “voi non impugnate delle armi, ma degli strumenti musicali”, ha espresso la volontà di trasmettere i valori della cultura e dell’arte, avendo l’obiettivo di far coesistere con la sua banda le realtà di questa terra, come il sassofonista Raffaele Casarano, le danzatrici Laura De Ronzo e Maristella Martella e il cantautore Toni Bungaro.
Infine, è intervenuta Matilde Montinaro, sorella di Antonio, il caposcorta di Falcone che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa che «Più che un progetto contro le mafie, è per la memoria, per la giustizia sociale, per quelle verità che noi familiari cerchiamo, per avvicinare i ragazzi alle istituzioni. E l’idea di avere un progetto dove, insieme alla questura di Lecce, ci fossero anche associazioni di questa terra, è stato straordinario, perché noi ancora una volta ci siamo presentati nelle scuole e ci siamo fatti vedere insieme».