Cinquanta ballerini da 18 nazionalità differenti. Uno spettacolo straordinario e travolgente nella cornice unica e meravigliosa di Piazza del Duomo a Lecce. È tutto pronto per “Core meu”, il grande evento nel cuore della capitale barocca, in programma da oggi, ogni sera da domani 18 luglio e fino a sabato 20 luglio, con inizio alle 21:30.
Protagonisti Antonio Castrignanò e la sua Taranta Sounds con il Balletto di Monte Carlo. La coreografia è del direttore del Ballets de Monte-Carlo, Jean-Christophe Maillot. Per la musica, insieme ad Antonio Castrignanò, salgono sul palco Rocco Nigro, Maurizio Pellizzari, Luigi Marra, Luigi Spedicato, Marco Schiavone, Giovanni Emanuele Gelao, Davide Chiarelli, Guglielmo Dimitiri, ospite il maestro Eliseo Castrignanò.
Nella formazione del corpo di ballo anche due pugliesi: Elena Marzano (Lecce) e Daniele Del Vecchio (Barletta). Nel corso della conferenza stampa stamattina presso Palazzo Scarciglia il direttore e coreografo Maillot, alla presenza della ministra della cultura del Principato di Monaco, ha raccontato la genesi di questo evento.
“La principessa Carolina comprò un disco di Antonio Castrignanò sul quale era riportato un numero di telefono. Dopo aver ascoltato le tracce di quel lavoro, decise di contattare Antonio per il matrimonio del figlio. È stata davvero emozionante per tutti. Quella musica ha smosso anche me, obbligandoci a danzare. Oggi è difficile trovare nella musica tanta tradizione e altrettanti codici antichi, come tutta la nostra danza accademica ha anche radici nella danza tradizionale. Antonio è stato capace di innovare questa musica antica”.
Core Meu è il capitolo successivo del balletto creato il 1° luglio 2017 in occasione della Festa della Danza tenutosi nel Principato di Monaco e che coinvolge ben trentamila spettatori in un’unica grande coreografia. Questo costrinse il coreografo a riscrivere l’intera opera, colorandola con una gamma emotiva più sfumata e dotandola soprattutto di una tecnica classica più decisa che spinge i danzatori al limite delle proprie capacità. Incontro al vertice tra la tarantella e la tecnicità di una compagnia di balletto, quest’opera rinnova l’arte della danza tradizionale e apre alla danza classica ben altri e nuovi orizzonti.
“L’arte non conosce la distanza e siamo animati dalla voglia di incontrare la differenza: quello che non si può spiegare, ma vedere - ha dichiarato Castrignanò -. Quello che parla è l’emozione che proviene da due arti: la musica e il ballo. Ci siamo fatti guidate dalla voglia di regalare al nostro territorio il frutto di un lavoro sinergico e identitario. È sogno e follia: il sogno di unire mondi diversi, la follia di dargli forma e significato”.
L’evento di Lecce avrà venti minuti in più di spettacolo, con una coreografia che è distillato di emozioni trasmesse dallo stesso Antonio Castrignanò: un omaggio al territorio e alla tradizione, alla danza delle spade o danza a scherma. “Nell’esecuzione di questa danza Antonio era molto esigente e in una delle sue canzoni ha istintivamente creato dei movimenti molto rapidi: “a sentimento” - ha raccontato il coreografo -.
“Visione e utopia: questo è un incontro che rende la nostra Puglia patria di un’universalità che si fonda sulla bellezza”, ha dichiarato la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone. Di dono e bellezza invece ha parlato l’assessore regionale allo sviluppo economico, Alessandro Delli Noci.
“Un evento che rende Lecce internazionale facendola apprezzare nel mondo e che valorizza l’intera Puglia, di contaminazione artistica che non tradisce la nostra identità. Proprio le novità innovano le nostre tradizioni”. Un invito speciale a scoprire e ammirare Lecce è giunto dal vicesindaco di Lecce Roberto Giordano Anguilla: “Questo spettacolo ci offre la possibilità di ammirare la nostra città con gli occhi di chi non la conosce o la riscopre attraverso un linguaggio che esprime l’anima più autentica della nostra terra, orgogliosi della nostra identità leccese e salentina”.
Cresce davvero l’attesa per questo importante evento. “Ci sorprendono ed entusiasmano sempre la precisione e l’energia della danza e della musica, la vitalità delle tradizioni e la forza delle contaminazioni - ha dichiarato Matteo Perrone - consigliere di amministrazione di ArtWork. Questa tre giorni di eventi ci sprona davvero a scoprire quotidianamente la bellezza”. L’evento è promosso dalle società Ponderosa e Beatmi e dall’associazione Gente di terra con il patrocinio del Principato di Monaco, del Ministero italiano della cultura e della città di Lecce e il supporto tecnico di ArtWork.