Dopo sette mesi di lungo e meticoloso restauro torna al suo originale splendore il dipinto raffigurante la Morte di Santa Filomena ed Assunzione di Maria, che si potrà riammirare nella storica chiesa di Santa Maria di Costantinopoli in Lecce, popolarmente conosciuta come chiesa di Sant’Angelo o santuario dell’Addolorata.
Il restauro è stato eseguito dall’esperta restauratrice Tina Cosi, grazie all’interessamento del dinamico priore dell’arciconfraternita dell’Addolorata, Claudio Selleri, per un’antica opera databile a fine ‘700 e inizi ‘800, in realtà di ignota attribuzione (secondo alcuni di Alessandro Calabrese) e che risulta comunque di un certo pregio artistico, sia per la ricercatezza nel delineare le figure sia per la cura dei particolari iconografici.
Il dipinto raffigura la morte di Santa Filomena, la cui figura, riccamente vestita e con una corona dorata in testa, è posta sul letto di morte su cui sono sospesi due puttini che recano nelle mani i simboli iconografici della santa, ossia l’ancora, lo spadino e la palma del martirio. L’ ultimo simbolo, la freccia, si nota nella mano destra della santa. Sullo sfondo, nella parte superiore del dipinto, vi è la l’Assunzione in cielo della Vergine Maria.
Il progetto di restauro è stato, come da prassi, autorizzato dalla Soprintendenza di Lecce e si è reso praticamente possibile grazie al necessario impegno finanziario da parte della Fondazione della Banca Popolare Pugliese “Giorgio Primiceri” grazie al quale oggi il dipinto può essere nuovamente fruibile nel suo splendore originario ed ammirato dai visitatori e dai fedeli.
Per questa occasione il priore Selleri invita alla celebrazione eucaristica per domenica 24 novembre alle 10:30 che verrà presieduta dall’arcivescovo coadiutore Angelo Raffaele Panzetta.