Visite guidate gratuite, una volta alla settimana, al castello Carlo V di Lecce (e ad altri monumenti) per chi, amante della storia dell’arte, non può farle perché in difficoltà economiche.
La crisi ha fatto strage in questi ultimi anni lasciando uno strascico sociale invisibile ai più. Anziani, studenti e soprattutto famiglie, disoccupati assoluti dimenticati ed esclusi dalla condivisione del patrimonio culturale. Esseri umani cui, non solo la crisi economica cui si accennava ma, soprattutto, gli occhi chiusi degli altri, trasformano i cinque euro di un biglietto in una cifra impossibile per alcuni da sostenere.
È la Costituzione italiana, oltre che la carità cristiana, a spingere l'attenzione verso persone che, se abbandonate a se stesse, avrebbero solo due alternative: rimanere chiuse in casa, spesso sole, oppure, rinchiudersi in un centro commerciale in altrettanta solitudine.
Sarebbe molto bello, inoltre, se anche il Ministero dei beni culturali, ovvero, a Lecce, la locale Soprintendenza, aderisse all’iniziativa e lasciasse accedere gratuitamente al castello per gli spazi di sua competenza. D’altro canto, la cultura smette di essere tale se essa è solo per chi può pagarla. L’attenzione, la disponibilità agli ultimi arricchisce umanamente tutti: chi dà e chi riceve.