Inizia oggi un'ulteriore fase di ritorno alla normalità dopo due mesi e mezzo di segregazione forzata. Molti scalpitano per tornare come prima e allora vuole dire che non hanno capito nulla di quello che ci è capitato.
No! Non bisogna tornare come prima. Anzi. Tutt'altro. Dobbiamo cambiare i nostri atteggiamenti se vogliamo salvare noi stessi e l'ambiente così tanto martoriato da averci indotto a vivere nello stato di segregazione forzata per colpa del virus.
Bisogna cambiare. Dobbiamo cambiare atteggiamento nei confronti dell'ambiente che ci circonda. "Lo schok non basta se ci sono gli sciocchi... e sono tanti" ha detto l'altra sera in televisione da Gramellini, Gino Strada. Infatti. Si temono gli sciocchi coi loro atteggiamenti dissennati.
Vi scrivo per lanciare un appello. Perché non cominciate a fare una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei leccesi perché assumano un atteggiamento più consapevole nei confronti della città, di se stessi e dei concittadini: non gettando cicche, carte, mascherine, guanti, gratta e vinci a terra, raccogliendo le feci dei propri cani, lasciando le bottiglie vuote di birra sul luogo dove si è bevuta la bevanda... Invitando i gestori dei bar et similia a dire ai clienti di non gettare a terra cicche, coppette di gelato, tovagliolini a terra.
Partecipate anche voi a questa "campagna" di civiltà come meglio credete, ma dando un senso nuovo, diverso, più costruttivo alla notizia che ci informa sui dati del Coronavirus: quanti decessi, quanti guariti, quanti infettati.
Fatevi portavoce di questo modo "attuale" di fare comunicazione nei confronti dei rappresentanti politici perché concludano i loro interventi o che lo facciano apposta invitando i leccesi a essere più civili e responsabili.
Troviamo insieme, insomma, di non tornare a come e quando ci siamo lasciati, ma di rivedere i nostri comportamenti sociali.