Al via stasera la novena in onore di San Francesco di Paola nella chiesa di Santa Maria degli Angeli in Lecce, La festa, infatti, per la concomitanza con il Venerdì Santo lo scorso 2 aprile, è stata traslata al prossimo 17 aprile.

La confraternita di Maria SS. presentata al tempio e di San Francesco di Paola  guidata dal priore Claudio Selleri in collaborazione con il rettore dell'antica chiesa leccese, mons. Angelo Renna hanno predisposto un programma ricco di momenti di preghiera quotidiani.

Ogni sera alle 18, le preghiere della novena al santo e la celebrazione eucaristica per la quale si alterneranno ben nove sacerdoti. Stasera ad aprire la preparazione sarà il parroco di San Pio X in Lecce, don Vito Caputo. A seguire, nei giorni successivi, la messa sarà presieduta dal canonico don Biagio Miranda, rettore del Carmine in Lecce, da mons. Antonio Montinaro, rettore di Sant'Irene in Lecce, da don Angelo Rizzo, vicario parrocchiale di San Pio X in Lecce, da mons. Nicola Macculi, parroco di Santa Maria della Porta in Lecce, da don Antonio Bruno, parroco di Santa Maria della Pace in Lecce, da don Damiano Madaro, parroco di Santa Rosa in Lecce, da don Giovanni Quarta, rettore della chiesa di Santa Maria della Provvidenza (Alcantarine in Lecce) e da mons. Luigi Manca, vicario generale.

Nove giorni di grazia, pertanto utili a preparare la giornata di sabato 17 aprile, quando sarà l’arcivescovo Michele Seccia a presiedere l’Eucaristia.

Appendice della festa sarà la preghiera per i confratelli e le consorelle defunti di domenica 18 aprile.

Per volontà di Claudio Selleri, priore della confraternita che ha sede nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, quest'anno è stata intronizzata la statua donata dagli eredi di don Franco Lupo, confratello dello stesso sodalizio nella cui cappella è sepolto e devotissimo del santo di Paola del quale conservava gelosamente il suo simulacro che in questi giorni farà bella mostra di sé sull'elegante tosello realizzato - sempre per volontà di Selleri - dalla ditta di Mauro Piergiovanni da Molfetta.

Foto di Arturo Caprioli