Lode, impegno e ringraziamento sono le tre parole che hanno indicato il percorso spirituale vissuto nella rettoria di San Francesco d’Assisi di Lequile nei giorni di preparazione alla ricorrenza liturgica di Sant’Elisabetta d’Ungheria.

Il Terz’Ordine Francescano ha venerato la sua patrona in un triduo predicato dal parroco don Andrea Zonno e culminato nella messa solenne presieduta dal nuovo assistente dei terziari, Fra’ Antonio Mattia. Un momento particolarmente intenso e gioioso per la professione di tre nuovi fratelli e il rito di ammissione di altri cinque. La pandemia non ha interrotto del tutto il percorso formativo dei fratelli e delle sorelle ma è stato rimodulato in un tempo più lungo dal Ministro Antonio Romano col Consiglio della fraternità lequilese e l’assistente uscente Fra’ Antonio Giaracuni.

“Dovete sapere che sono stata una donna felice” disse Sant’Elisabetta prima di morire. Qual è il segreto di questa felicità? - ha parafrasato Fra’ Antonio Mattia -. Nonostante le prove e le difficoltà della vita, ha prevalso l’amore di Cristo in lei, la povertà assoluta è stata la sorgente della sua gioia, e vivendo esclusivamente di preghiera si è dedicata all’amore per i poveri.

Alla lode e all’impegno, si è aggiunto il ringraziamento al Signore per il dono di Padre Igino Ettorre ricordato, nel 30° della sua scomparsa, attraverso un concerto-meditazione tenutosi domenica sera nella chiesa che lo ha visto superiore del convento per oltre 6 anni negli anni ‘70. Il 6 novembre del 1992 scompariva una delle figure più spirituali e più carismatiche della cultura musicale salentina, di direttore di coro, di studioso di opere di musicisti salentini, di uomo di cultura e compositore: sono segni ancora vivi nella realtà leccese. È stato un maestro e un professore da non dimenticare, musicista e musicologo tra i più competenti e raffinati. Il suo ricordo è ancora vivo in quanti lo hanno conosciuto e specialmente nel Gruppo Madrigalistico Salentino.

Nel programma della serata hanno offerto il loro contributo musicale il maestro Antonio Rizzato, il Gruppo Viri Cantores de Finibus Terræ col maestro Giuseppe Lattante, le testimonianze di Tina Patavia ed Enrico Tricarico e altri musicisti strumentisti che hanno eseguito la Sonata a 3, op 1, n. 8 di P. Migali.