C’è grande fermento nella comunità di Lizzanello, in preparazione dei riti della Settimana Santa: gli altari della chiesa parrocchiale, sono spogli; l’affresco che adorna il presbiterio è coperto così come i rilievi dell’ambone e dell’altare.
È tutto volutamente ricreato per comunicare quel senso d’attesa che accompagnerà la comunità nelle ore più cariche di fede. La Settimana Santa che avrà inizio il 10 aprile con la domenica delle Palme e la consueta benedizione dei ramoscelli d’ulivo presso la Santa Croce in Largo Umberto, vedrà tradizionalmente la comunità ritrovarsi all'aperto, fuori dall'aula liturgica e, finalmente in processione, tornare nella chiesa madre per la celebrazione delle 10,30.
Sicuramente tutte ore di grande fede e devozione, quelle che accompagnano verso la Pasqua ma oltre all’appuntamento della Messa Crismale è il triduo il centro dei riti più importanti e carichi di emozione. Così giovedì 14 dopo la messa in Coena Domini delle 18:30, il parroco don Francesco Morelli, sarà a disposizione per le confessioni fino alle 22,30, quando è previsto dal programma parrocchiale, un momento di adorazione comunitaria.
Venerdì 15 aprile dopo la Via Crucis delle 15, l’appuntamento è previsto la sera alle 18,30 quando la comunità si ritroverà per celebrare l'azione liturgica nella Passione del Signore, la cosiddetta “missa scirrata” che vedrà adiseguito la Processione dei Misteri per le vie del paese, quest’anno arricchita da due particolarità: la nuova statua dell’Addolorata (benedetta e presentata alla comunità durante la messa di mercoledì scorso), eseguita dal maestro cartapestaio Antonio Calogiuri, sulle orme dell’antica statua posseduta dalla parrocchia e poi andata perduta, oggi donata da un famiglia lizzanellese. Il secondo momento sarà una sosta vicino al monumento del Calvario, in Piazza della Libertà, recentemente preso in custodia dall’associazione di rievocazione storica Legio II Augusta, che ne ha curato la pulizia e la piantumazione in occasione proprio della prossima Pasqua.
Sabato Santo, 16 aprile, l’appuntamento con la Veglia Pasquale alle 22, animata da tutti i gruppi parrocchiali, durante la quale la comunità riunita in preghiera attenderà il Risorto, per incontrarlo nuovamente nelle messe di domenica 17, previste alle 8,30, alle 11 e alle 19.
“Mentre in questi giorni - spiega don Francesco nel messaggio alla comunità - abbiamo assistito ad un’escalation di orrore, violenza, distruzione di cui è capace l’uomo, parallelamente abbiamo assistito ad una escalation di misericordia e di amore di cui solo Dio è capace. Se riesco a fossilizzarmi ancora sui peccati degli altri - conclude il parroco - è perché sono incatenato nei miei peccati, non ho accolto la misericordia di Dio, perché non ho compreso che essa è anche per me”.