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È stato un momento di grande festa quello che ha vissuto la comunità di Lizzanello, in occasione dei festeggiamenti in onore alla Madonna di Fatima, arricchito dalla presenza di mons. Fernando Filograna vescovo di Nardò-Gallipoli, alla presenza di un folto numero di fedeli accorsi alle celebrazioni e fortemente affezionati a questa ricorrenza.

 

 

 

La mattina di venerdì 13 si è aperta con le lodi e si è conclusa con la supplica alla Madonna a mezzogiorno. Nella seconda metà del pomeriggio, mentre la banda iniziava a scandire le note della sua musica per le strade del paese, sono stati recitati i vespri nella chiesa parrocchiale Maria SS Addolorata e al termine ha avuto inizio la processione per le strade di Lizzanello: ad aprirla i bambini della catechesi, ognuno con un palloncino legato al polso, poi tutti i fedeli e alle spalle del parroco don Francesco Morelli la statua della Madonna, per l’occasione portata a spalla dal neonato gruppo di portatrici di statue: ben 28 donne che si sono alternate durante la processione, accolta al passaggio con svariati segni di addobbi lungo il tutto il tragitto.

Al rientro, mons. Fernando Filograna attendeva il corteo sul sagrato della chiesa madre, dove è avvenuto il rito dell’incoronazione della statua (GUARDA), corona che è stata portata in processione accanto al parroco, tra le mani di Maria Pia Casilli, collaboratrice parrocchiale tra le più longeve nella comunità. Dopo la benedizione e l’incoronazione, i bambini hanno lasciato volare i palloncini e la banda ha accompagnato il rientro (GUARDA) in chiesa della statua sulle note del canto mariano “Evviva Maria”.

“Maria ci ha portati in chiesa - le parole di mons. Filograna durante l’omelia -. Tutte le conversioni più significative sono avvenute grazie a Maria. Attraverso la processione ci siamo fatti guidare dalla nostra Mamma celeste per tornare in chiesa dove ci attende suo Figlio e ripercorrendo in tre tappe i momenti che abbiamo vissuto oggi, pensiamo al secondo: l’incoronazione. Maria non ha bisogno delle nostre corone perché già coronata dalla Trinità ma stasera abbiamo voluto compiere questo rito per devozione e amore verso di Lei. Le abbiamo chiesto di essere regina. È come se le avessimo affidato un incarico di governo e Maria governa amando. Ci accostiamo a lei per ricevere grazia e misericordia. Il terzo momento - ha continuato il vescovo - la celebrazione eucaristica. Come gli apostoli nel cenacolo, stiamo insieme con Maria e troveremo sulla mensa un pezzo di pane che è Gesù che vuole entrare nel nostro cuore. Ricordando le parole dei tre pastorelli, ai quali la Vergine apparse come oggi nel 1917: ‘il nostro cuore era infiammato di amore e le parole della Madonna alimentavano quella fiamma’. Così ci dovremmo accostare alla parola di Dio, quando a volte ci avviciniamo ad Essa con freddezza. Anche nei momenti più incerti, come quelli che viveva il mondo all’epoca delle apparizioni, con la guerra in Europa proprio come la viviamo oggi è bene ricordare anche le parole che Gesù disse ai suoi apostoli ‘Non sia turbato il vostro cuore’ perché anche nei momenti di difficoltà noi sappiamo di avere accanto Gesù. Facciamo sì che mai la gioia - ha concluso - abbandoni i nostri cuori. Come? Accogliendo Gesù nella nostra vita perché se c’è Gesù nella nostra vita, nel nostro cuore ci sarà anche gioia”.

 

 

 

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