“Con un naso rosso, tutto posso!”.  Con questo monito, domenica scorsa, don Gianni Mattia ha concluso l’omelia tenutasi durante la celebrazione presso la parrocchia Ausiliatrice di Monteroni di Lecce.

Il parroco don Giorgio Pastore ha  invitato il cappellano del nosocomio leccese “Vito Fazzi” e presidente dell’associazione “Cuore e mani aperte verso chi soffre”, perché fosse testimonianza viva del servizio di volontariato. Da molto tempo, la parrocchia monteronese supporta l’associazione in modo concreto con eventi e raccolte di fondi.

L’oratorio San Giovanni Paolo II, nel nuovo anno pastorale, ha dato vita ad un laboratorio per i ragazzi che prevede la realizzazione di manufatti da esporre e vendere durante la ricorrenza della Festa per la vita e, tutto il ricavato, verrà devoluto all’Associazione del sacerdote-clown. Don  Giorgio ed i volontari del suo oratorio, hanno ospitato don Gianni ed un gruppo dei suoi clown in una parrocchia gremita ed addobbata a festa con palloncini, fiori e smiles, corredi che loro usano nei reparti di pediatria, dove svolgono servizio, per portare sollievo e buon umore ai piccoli degenti.

Alla celebrazione hanno preso parte una rappresentanza di bambini “guerrieri” che nell’associazione, trovano aiuto e conforto al loro dramma. Il rito è terminato con una toccante testimonianza di una mamma che ha condiviso la propria esperienza. La comunità parrocchiale ha (altresì) donato al cappellano, alimenti e beni di prima necessità per le famiglie bisognose da lui seguite.

Tutti i partecipanti alla funzione, giovani e meno giovani, sono o saranno ritornati nelle loro case con un bagaglio colmo di emozioni e, con la consapevolezza che aiutare si può ed è più semplice di ciò che si possa immaginare. “Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra - è scritto nel Vangelo -, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”. Questo è l’insegnamento, il fulcro, il volano del volontariato.

Un grazie finale a chi spende la propria esistenza per aiutare chi soffre, per aiutare i meno abbienti.

Un grazie a chi come don Gianni, ed i suoi clown, spende il suo tempo e scova nel volontariato e nella fratellanza, la ragion di vita, il senso dell’esistenza. Numerosi traguardi attendono l’associazione ed i suoi volontari. Un grazie particolare a don Giorgio che ha spalancato le porte della sua parrocchia alla solidarietà.