Dolore e commozione ai funerali di ieri pomeriggio del giovanissimo Gabriele Cosma, strappato alla vita da una terribile esplosione nella fabbrica di fuochi artificiali di famiglia. A presiedere la liturgia funebre in una chiesa gremita all'inverosimile soprattutto di giovani, il vicario generale della diocesi, mons. Flavio De Pascali.
“Amore e fede” sono state le parole cardini che hanno caratterizzato l’omelia di don Flavio. “Non è il coraggio - ha detto il vicario generale - che ci può sostenere poiché in momenti come questi il coraggio evapora, svanisce come rugiada al mattino. Ci serve una fede che guarda al Signore Crocifisso”.
Mons. De Pascali ha subito incentrato l’attenzione sull’importanza della fede affinché il cristiano possa conoscere Dio per sperimentare il suo amore e trovare il vero senso della vita. Ha aggiunto: “Abbiamo bisogno di una fede che in fondo al cuore ci sussurra «non temere», «non avere paura perché il mio amore per te è più forte della morte»”. E ancora: “Niente potrà impedire a Dio, Nostro Padre, di continuare a dirci una parola d’amore in eterno. La fede ci rende certi che la morte per quanto tragica e crudele davvero non è l’ultima parola”.
Il vicario ha poi evidenziato un altro importante pensiero rivolto soprattutto ai familiari del ragazzo: “Questa fede ci permette di non crollare poiché rappresenta la forza che ci consente di dire «Io lo so che Gabriele è vivo»”. Inoltre ha indirizzato un pensiero ai numerosi giovani presenti: “La vita non è un’avventura pericolosa ma è il bene più prezioso che ci è stato dato e che possiamo far fruttificare. Facciamo dei progetti di vita ma non per noi stessi; è necessario pensare in grande affinché di ognuno, quando sarà passato da questo mondo, rimanga quello che ha dato e non quello che ha ricevuto. Questo è il senso della vita!”.
Mons. De Pascali, infine, ha chiesto a tutti: “Proviamo a raccogliere il testimone, anche a nome di Gabriele, affinché ci impegniamo a vivere con pienezza e a far quel bene che forse Gabriele non ha avuto la possibilità di compiere. Senza giocare al risparmio. Che il Signore metta nel cuore di ciascuno un proposito di bene nato da questo dolore e ci dia la forza per portarlo avanti”.