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Villa Convento vivrà domani la ricorrenza della Madonna del Buon Consiglio, titolare della parrocchia del posto, in un modo certo differente dal consueto ma non meno significativo.

 

 

 

Lo scorso anno avevamo già esplorato l’avvincente storia di questa significativa devozione mariana nonché illustrato il legame di fede che unisce la piccola frazione alle porte di Lecce col santuario di Genazzano, a sud-est di Roma, e con Scutari, l’antica roccaforte cristiana albanese, da cui l’icona originale della Mater Boni Consilii proviene (Clicca qui). Ed è proprio a questa meravigliosa immagine che ora dedicheremo la nostra attenzione. Partiamo da un dato di fatto: l’iconografia che vede la Vergine e il Bambino stringersi in un affettuoso abbraccio sembra rimandare chiaramente a due tipologie mariane (cioè a due modi di raffigurare Maria) tipicamente orientali, l’Eleousa e la Glykophilousa. Nella prima, che è possibile definire Madonna della Tenerezza, Gesù cinge il collo della Madre mentre posa una mano sul suo petto. Nella seconda, chiamata Madonna del Bacio, Maria sfiora con lo zigomo il viso del Figlio come se volesse appunto baciarlo. Le due iconografie sono molto prossime ma è bello notare come i particolari sono i medesimi che contraddistinguono proprio l’immagine della Madonna del Buon Consiglio. Un dettaglio, profondamente teologico, rende tuttavia unica quest’ultima figura. Alle spalle della Vergine e di Gesù compare infatti un grande anello.

Com’è noto, il cerchio è simbolo di eternità perché privo di inizio e di fine. Posto sullo sfondo dell’icona suggerisce la perfetta unione di Cristo con Maria. Unione eterna ed eternamente presente nel pensiero di Dio. Esso inoltre ricorda il mistero dell’incarnazione, l’incontro delle due nature (quella divina e quella umana) nell’unica persona del Salvatore, attraverso il corpo della Vergine. Tuttavia, guardando a quell’anello, un altro pensiero si sviluppa: è meraviglioso intenderlo come il segno dell’unione di Maria con i fedeli di Villa Convento che venerano la Madre del Buon Consiglio come loro compatrona. Quel cerchio di luce li unisce tutti. Raccoglie le preghiere, le gioie, le tristezze, le intere vite insomma di tutti i fialùri. Tanto quelli del passato, che non sono più presenti su questa terra, quanto quelli del presente, che dai primi hanno ricevuto l’amore profondissimo per Maria. Quel cerchio racchiude le vite anche dei fialùri lontani, emigrati da tanto tempo, ma che ricordano con piacere la chiesetta dove si recavano ogni domenica da bambini e che hanno lascito quasi un pezzo di cuore ai piedi di quell’altare. È una grande verità: Villa Convento è il feudo di Maria. Sta ai suoi abitanti diventare quella gemma preziosa meritevole di incastonarsi nella corona della Vergine.           

           

 

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