Ieri pomeriggio Giuseppe Totaro è tornato in cielo. Amato da tutta la comunità di San Cesario di Lecce anche perché, nonostante la sua fragilità e le sue sofferenze, aveva sempre il sorriso e il saluto pronto per tutti.
Una vita contraddistinta dall’amore verso il Signore e la santa liturgia, tanto da non far mancare ogni giorno la sua presenza con il servizio all’altare. Lo ricordano intere generazioni, dagli scherni che subiva da piccolo al riscatto che avuto grazie alla sua imperseverabile fede. Lo ricordano i suoi ministranti, con il suo titolo di “capoministrante” conferito da ben due vescovi, per la cura degli oggetti liturgici, per il suo voler ricoprire tutti i ruoli che un servizio degno richiede, per la sua capacità, seppur semplice, di apprezzare e farli sentire veri amici di Gesù.
Una notizia che lascia senza parole, non perchè non ci sia null’altro da dire ma perchè con la sua semplice testimonianza ha saputo regalare tante emozioni.
Anche l'arcivescovo emerito Domenico D’Ambrosio, che lo ha potuto apprezzare la sua dedizione durante le celebrazioni presiedute nella comunità della matrice, non ha fatto mancare il suo pensiero: “La notizia mi procura tristezza nel ricordare l’affetto, l’attenzione, la preziosità della vita del nostro caro Giuseppe. Sempre ad accogliermi e abbracciarmi tutte le volte che venivo a visitare la comunità di San Cesario. Sapeva anche coccolarmi - devo proprio usare questa espressione - con i dolcetti che non mi faceva mancare ogni volta che venivo tra voi. Il Signore sicuramente lo accoglie tra i santi perché lui fa parte di quella categoria dei piccoli a cui è riservato il regno dei cieli. Vi sono vicino con la preghiera”.
È bello ora immaginare adesso Giuseppe che ha raggiunto il Signore per servire con gli angeli all'altare celeste.
La camera ardente è allestita presso il salone della Chiesa dell'Addolorata (S.Rita) in via Leone XIII. Oggi, 9 febbraio, alle 11.30 saranno celebrate le esequie nella chiesa parrocchiale Santa Maria delle Grazie.