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Venerdì 7 settembre si è tenuto a Squinzano, presso il Laboratorio Urbano delle Politiche Giovanili in via Cellino un incontro riguardante le vaccinazioni nell’infanzia e nell’adolescenza. Condotto da Beppe Longo, l’incontro ha avuto come relatori la dottoressa Anna Maria Serrati, pediatra, e Giuseppe Palaia, dottore in medicina dello sport.

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Da tempo, ormai, quello delle vaccinazioni è diventato un tema di enorme interesse, sia per la sua rilevanza in ambito sanitario sia per la nascita del gruppo No vax che, come indica lo stesso nome, è formato da persone che ritengono inutile, se non addirittura dannosa, la somministrazione dei vaccini ai nostri bambini. Ricordiamo che attualmente in Italia i vaccini obbligatori sono 10 e che inizialmente il Miur aveva deciso di non permettere l’ingresso a scuola ai bambini non vaccinati, ridimensionando poi la portata del provvedimento con l’autocertificazione sostitutiva del libretto sanitario.

In merito all’attuale situazione, entrambi i medici interpellati si sono espressi convintamente a favore dei vaccini e contro l’autocertificazione. La dottoressa Serrati ha dichiarato: “Non accetterei mai le autocertificazioni” e il dottore Palaia non ha esitato a definirle un vero e proprio “bluff”. Parlando propriamente dei vaccini Palaia ha dichiarato che “un medico non può negare la validazione scientifica dei vaccini. È proprio grazie ai vaccini che è stato debellato il vaiolo ed è stata sconfitta la polio. Mettere in discussione la validità dei vaccini è quantomeno azzardato. I vaccini possono avere delle complicanze come tutte le altre terapie, ma se guardiamo le percentuali i numeri risultano piuttosto bassi. La vaccinazione deve essere un fatto di coscienza professionale per quanto riguarda il medico, e umana per quanto riguarda i genitori e tutti coloro che hanno dei bambini da preservare. La protezione del vaccino non è solo per coloro i quali hanno la vaccinazione, ma anche per gli altri bambini.”

 

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