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Sabato scorso, l’arcivescovo Michele Seccia ha ammesso al diaconato permanente Mino Abenante, presiedendo una solenne concelebrazione eucaristica, nella parrocchia Madonna di Fatima a Squinzano, con la presenza di numerosi fedeli.

 

 

 

Mino è stato presentato all’arcivescovo e all’assemblea dal parroco don Carmelo Gentile, che ha descritto il suo percorso di formazione, con la laurea in scienze religiose (è insegnante di Religione cattolica), ed il suo percorso pastorale: è accolito da diversi anni ed è molto impegnato in parrocchia, al servizio della comunità. Mino è sposato con Annalisa Corrado ed hanno un figlio di nome Roberto.

Il Vescovo dopo aver chiesto il consenso della moglie, ha proceduto con il rito di ammissione che prevede l’impegno da parte del candidato ed il mandato della Chiesa a completare l’ultima parte della formazione prima dell’ordinazione diaconale.

Hanno partecipato alla concelebrazione, oltre al parroco don Carmelo, don Vincenzo Marinaci, delegato diocesano per il diaconato permanente, i due diaconi Mario Renna e Achille Giglio, diversi parroci e diaconi permanenti della diocesi di Lecce. Mons. Seccia ha voluto sottolineare fortemente questo aspetto comunionale, evidenziato dalla “bella” presenza, tra vescovo, sacerdoti e diaconi che: “stanno accompagnando Mino nel percorso verso l’ordinazione diaconale”. Mons. Seccia ha richiamato, inoltre, l’impegno fondamentale di tutti, a riscoprire la vocazione ai ministeri. Il diaconato risale alle prime comunità cristiane; gli apostoli e poi, i primi vescovi, sono stati sempre affiancati da diaconi per il servizio alle comunità, con la parola e con la carità.

È un momento di festa e di crescita della nostra comunità diocesana; pertanto, lodiamo e ringraziamo il Signore di questo nuovo dono”; ha concluso così la celebrazione l’arcivescovo.

 

 

 

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