All’inizio e alla fine della celebrazione presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia, ieri sera, nella matrice di Squinzano (LEGGI), don Luigi Manca, postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione e il parroco don Alessandro Scevola, hanno rivolto un saluto al pastore ricordando il fulgido esempio di vita evangelica del Servo di Dio Nicola Riezzo.
“Grazie eccellenza - ha detto don Luigi - per essere in mezzo a noi. Da questa tre-giorni voluta dalla comunità e dall’Azione cattolica parrocchiale per celebrare il 25° anniversario della morte del Servo di Dio Nicola Riezzo, emerge una figura che già il popolo di Squinzano, di Otranto e anche di Castellaneta conoscono bene, una figura di uomo di Dio compenetrato dal divino. Per lui era naturale emanare questo spirito di grazia di cui era colmato: nel silenzio, quando prendeva la parola, quando pregava, quando amministrava i sacramenti: tutto quello che faceva era una propagazione della sua esperienza spirituale”.
“Lei, eccellenza - ha aggiunto -, ci tiene tanto a raccomandare a noi sacerdoti e al popolo di Dio di attingere a figure come il Servo di Dio che ricordiamo stasera, come il Venerabile don Ugo De Blasi, San Filippo Smaldone, santi della nostra terra, della nostra diocesi. E da lì, lei raccomanda che dobbiamo attingere anche una forte spiritualità che deve alimentare poi una pastorale che deve accompagnare la Chiesa nella società di oggi”.
“La tomba nella quale nel 2008 è stato traslato il corpo di mons. Riezzo - ha concluso mons. Manca -, il sarcofago semplice in pietra leccese come era semplice il Servo di Dio, spero possa essere per tutti noi un faro per illuminare la nostra fede e una calamita per attirare tutti noi a Gesù Cristo”.
“Ringrazio l’Azione cattolica per questi tre giorni di preghiera e riflessione - ha detto al termine della messa don Alessandro -. Domenica prossima concluderemo andando in pellegrinaggio a Otranto e saremo accolti proprio lì nella cattedrale dove per tanti anni mons. Riezzo ha esercitato il suo ministero di pastore. La mia gratitudine si estende ovviamente al popolo Santo di Dio che è in Squinzano in particolare alle autorità presenti presenti, alla polifonica per aver animanti i canti, al servizio liturgico, alle nostre suore, a tutte le persone che in questi giorni stanno onorando la memoria grata di aver avuto nella nostra città un ‘dono’ grande”.
“L’insegnamento spirituale di mons. Riezzo - ha concluso il parroco della matrice di Squinzano -, come ricordato da mons. Manca, è un faro che deve illuminare le coscienze e i comportamenti della nostra comunità cittadina. Ancora grazie eccellenza, noi l’attendiamo il 25 di ottobre per festeggiare insieme i 50 anni di presbiterato del nostro caro don Gigi: sarà una gioia riaverla per dire grazie al Signore anche del dono che ha fatto a don Gigi del ministero sacerdotale”.