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Si tengono in questi giorni a Squinzano le celebrazioni e i festeggiamenti in onore della Madonna del garofano (LEGGI), titolo che solo in questo lembo di terra si dedica alla Vergine; per trovarne uno simile bisogna scomodare il grande Leonardo da Vinci che, nel lontano 1473, dipinse un olio su tavola intitolato appunto “La Madonna del garofano”.

 

 

 

Il dipinto, realizzato da Leonardo poco più che ventenne, rappresenta la Vergine con il Bambino Gesù in grembo. Con espressione malinconica, Maria porge al figlio un garofano rosso, simbolo del sangue della passione. Il piccolo allunga le mani attorno al fiore, ma il suo sguardo è assente, già rivolto verso il cielo. Attraverso il dono del garofano rosso, la Madre svela così al Figlio, ancora piccino, la sua missione di Redentore e quasi gliela consegna, con dolorosa consapevolezza.

Quanta sapienza e quanta sensibilità religiosa vi è nel cuore degli artisti! Dipingendo questo quadro, mai il grande Leonardo avrebbe immaginato che un gesto simile si sarebbe verificato nella realtà, in un piccolo lembo di terra salentina, fra gli ulivi, nell’agro di Squinzano!

Qui infatti, la storia e la fede popolare ci raccontano di una donna, Maria Manca, tormentata dagli spiriti maligni, cui apparve la Madonna nell’atto di porgerle un garofano rosso; in un misterioso e solitario colloquio, la Vergine le chiese di portarlo al suo Figlio Crocefisso a Galatone, dove si venerava un dipinto su muro di Gesù con le mani legate. Era il 21 ottobre 1618.

Obbedendo al comando ricevuto, Maria Manca si recò in pellegrinaggio di fede a Galatone con in mano il garofano rosso e, alle porte della città, fu liberata dagli spiriti maligni. Da quel momento dedicò la sua vita a Dio e ai fratelli sofferenti, costruendo un maestoso tempio dedicato alla Vergine Annunziata che ancora oggi è crocevia di fede e di preghiera per molti. Consegnandole il garofano rosso, quindi, la Vergine ha consegnato a Maria Manca, come nel dipinto di Leonardo al suo Figlio Gesù - il suo vero progetto di vita che, dal sangue della sua sofferenza accettata con fede, ha visto fiorire l’alba di una nuova resurrezione.

E se il passato insegna qualcosa al presente, e se le cose di Dio non hanno tempo, allora in questi giorni, venerando l’immagine della Madonna del garofano, ogni cittadino di Squinzano deve vedere se stesso al posto di Maria Manca; e cogliere dalle mani della Vergine quel garofano - rosso di sangue - che dice: “Figlio, figlia, accetta e accogli dalle mie mani la tua storia di dolore, qualunque essa sia, e portala a Gesù, e la vedrai fiorire in una nuova risurrezione”.

Già su questa terra, come è accaduto a Maria Manca.

 

 

 

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