Una vicenda dai contorni grigi e comunque drammatici, quella che ha portato alla morte della signora Teresa Tramacere, squinzanese di 49 anni, tanto da spingere il marito - proprio per far luce sulla vicenda - a chiedere l’assistenza dell’avvocato Mino Miccoli.
“La mattina di venerdì 19 ottobre - racconta Miccoli - la signora si è recata presso una clinica per sottoporsi a una grastroscopia, un esame di routine, dopo 25 minuti è andata in arresto cardiaco ed è stata trasferita nella sala rianimazione del 'Fazzi'. Noi abbiamo presentato un esposto per far presente che la signora si è presentata in clinica sulle sue gambe e ne è uscita in condizioni gravissime tanto da spirare pochi giorni dopo in ospedale. Per questo verrà preso quindi in considerazione tutto ciò che è accaduto durante l’esame. Il pubblico ministero ha, infatti, sequestrato le cartelle cliniche, ora ci sarà un’autopsia e un consulente della Procura stabilirà come sono andate le cose”.
I tempi per una causa si prospettano piuttosto lunghi perché “il giudice - spiega l'avvocato - deve nominare un proprio consulente, dopodiché la salma verrà sottoposto ad autopsia e solo dopo l'esame autoptico che svelerà le cause della morte improvvisa, potranno svolgersi i funerali della signora. Il consulente impiegherà da 30 a 90 giorni per redigere il suo parere e a seconda di ciò che rivelerà avremo un quadro più chiaro della situazione e capiremo come muoverci”.
Intanto, sentimenti di rabbia e dolore ha suscitato la notizia che in poche ore ha fatto il giro della cittadina. La signora Tramacere con il marito e i suoi familiari sono persone molto conosciute in paese. Ora si attende che il giudice consegni la salma alla famiglia per la celebrazione delle esequie che saranno officiate a Squinzano, molto probabilmente nella parrocchiale San Nicola nel cui territorio abitava la giovane mamma di due figli.