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La chiesa parrocchiale di Santa Maria dell’Idria in Lecce, ha ospitato ieri sera la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia e organizzata dal Centro missionario diocesano diretto dal diacono Vinicio Russo, in occasione della Giornata missionaria dei sacerdoti e dei consacrati, che la Chiesa celebra il 3 dicembre in onore del compatrono delle missioni San Francesco Saverio. 

 

 

Alla celebrazione hanno preso parte numerosi presbiteri, religiosi e religiose, insieme al popolo di Dio unito in questo speciale momento di preghiera dedicato in particolare ai sacerdoti, che unisce i cristiani di tutto il mondo, per sostenere e far crescere la spiritualità di chi sceglie, ogni giorno, di dedicare la propria vita all’annuncio del Vangelo, con coraggio e con speranza.

Diversi simboli hanno caratterizzato la celebrazione, tra i quali cinque ceri del colore dei cinque pianeti portati all’altare durante la processione di ingresso.

Durante l’omelia, invece, mons. Seccia si è così rivolto ai presenti: “Cari fratelli presbiteri, care sorelle religiose e cari tutti presenti, questa sera, in questa celebrazione in memoria di San Francesco Saverio, siamo invitati a riflettere se facciamo abbastanza nella nostra vita ordinaria e quotidiana di battezzati per testimoniare, non solo la nostra fede, ma anche per essere missionari nella fede. Sono due facce della stessa medaglia perché una è la faccia personale, quello che ciascuno di noi fa e vive, per cui si impegna ogni giorno, l’altra faccia è la presa di coscienza che siamo tutti, senza distinzione alcuna, invitati e chiamati a rendere gloria a Dio, ad annunciare il Vangelo, a professare la nostra fede nella vita ordinaria e quotidiana, portando ciò che abbiamo ascoltato della Parola di Dio, a coloro che incontriamo, per primi nelle nostre case, ponendoci la domanda: ‘siamo veramente missionari in famiglia, nella comunità con cui condividiamo la nostra vita, negli ambienti di lavoro?’ Ecco perché la missionarietà è il volto pubblico e concreto della nostra fede, una responsabilità di tutta la Chiesa”.

A conclusione del momento di preghiera, il direttore dell’Ufficio missionario diocesano, Vinicio Russo, ha ringraziato mons. Seccia per la sua presenza e per il suo impegno a rendere la Chiesa di Lecce sinodale e missionaria. “In questo momento - ha ricordato il diacono - siamo uniti tramite le intenzioni di preghiera a tutte le Chiese del mondo, a tutti i cristiani nel mondo”, terminando il discorso con un ringraziamento al parroco, Padre Carmine Madalese: “il motivo per cui è stata scelta questa chiesa è perché la congregazione della missione vincenziana nel prossimo anno celebrerà i 400 anni dalla sua fondazione e per concessione di Papa Francesco le chiese vincenziane saranno chiese giubilari”. Un Giubileo che si inserisce nel Giubileo ordinario dedicato alla speranza, e che si auspica di poter rendere anche la nostra Chiesa locale, sempre più missionaria. 

 

 

 

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