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Come previsto (LEGGI), nel giorno di Santo Stefano, l'arcivescovo Michele Seccia si è recato a Torchiarolo, per il tradizionale pranzo solidale organizzato dall'Associazione parrocchiale dei santi patroni.

 

 

Ha dapprima presieduto la solenne celebrazione eucaristica in chiesa madre, dove ha esortato i fedeli a seguire l'esempio di estrema fedeltà a Cristo che ha caratterizzato la vita del diacono e protomartire Stefano, che ha espresso la forma più alta di diaconia e carità, ovvero il dono totale di sé stesso, per quel Dio Bambino, Salvatore del mondo.

Dopo la messa, l'arcivescovo si è recato presso la marina di Lendinuso e poi subito in oratorio per il pranzo solidale. Dopo un momento di preghiera iniziale attorno a Gesù Bambino, si è dato il via al ricco menù festivo. Tanta gioia ed emozione nel cuore dell'arcivescovo e dei convenuti, tra i quali vi erano cittadini ucraini e africani. Solidarietà, fraternità, comunità, famiglia e felicità, sono le parole che meglio esprimono il clima vissuto. Dopo il pranzo, la festa è continuata con la tombolata e la consegna dei doni di Babbo Natale per i bambini presenti.

Il tutto si è svolto grazie all'impegno dell'Associazione santi patroni, volontari, benefattori, ospiti, ragazzi e giovani della parrocchia che hanno curato l'animazione.

 

 

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